Dopo anni di attesa e promesse più o meno disilluse, il Napoli avrà il suo Centro Sportivo. Ulteriori conferme dopo l'incontro a Castel di Sangro tra il patron azzurro Aurelio De Laurentiis e Antonio Pannone, primo cittadino del comune di Afragola.

La notizia era nell'aria da diversi mesi e aveva preso sempre più corpo alla luce della scadenza del contratto d'affitto, tra il club e il gruppo Coppola, per l'utilizzo del Training Center di Castel Volturno. Contratto siglato nel 2011 e della durata di 6 anni rinnovabili con un addendo di ulteriori 6 anni. Nel 2023 questi 12 anni sono scaduti e già un anno prima i Coppola avevano informato il club, data l'amichevole natura del rapporto, dell' intenzione di destinare l'area ad altro uso.

Una volta ricevuta formale disdetta, il presidente De Laurentiis ha avuto a disposizione 3 anni. Il primo costituito dall'anticipazione della disdetta rispetto alla scadenza contrattuale e altri due, previsti sempre dall'accordo firmato nel 2011, per individuare una nuova zona dove ricollocare la propria attività sportiva. Ragion per cui il Napoli potrà utilizzare il Training Center fino al mese di ottobre 2025.

Il nuovo Centro Sportivo del Napoli sul modello City

Una situazione dunque che dovrà giocoforza risolversi nel giro di 14 mesi, con il club azzurro intenzionato a far partire i lavori in primavera. Il Sindaco Pannone ha parlato di un progetto sul modello Manchester City. Non solo calcio quindi, ma una pianificazione molto più articolata e che prevede anche strutture ricettive, commerciali e un istituto scolastico.

L'idea quindi di legarsi in maniera forte al territorio non solo campano, ma di tutto il mezzogiorno. Provando a bloccare quindi l'esodo di centinaia di giovani calciatori che ogni anno abbandonano il sud trovando asilo nelle scuole calcio del nord Italia. Secondo alcuni rumors infatti il Napoli starebbe lavorando sottotraccia alla nascita della propria "next generation".

Con il DS Giovanni Manna pronto a trasferire il proprio "know how" a Gianluca Grava e all'ex team manager Beppe Santoro che già da qualche mese lavorano di concerto al progetto. Oltre ad Afragola il Napoli starebbe valutando anche il territorio di Lago Patria, anche se il primo si fa preferire per l'efficienza dei collegamenti.

Dove nascerà il nuovo centro sportivo del Napoli

Stazione dell'alta velocità, svincolo autostradale, Asse Mediano, futura Linea10 della metro e aeroporto di Capodichino a pochi chilometri, rappresentano un vantaggio logistico non indifferente. Ma ciò che più preme la proprietà è la necessità di trovare un'amministrazione convinta dal progetto e che affianchi il club col supporto burocratico necessario a ridurre al minimo i tempi di esecuzione.

L'idea è quella di concentrarsi nei primi mesi alla realizzazione della foresteria e dei campi per la prima squadra e successivamente di lavorare all'area per le giovanili e le strutture accessorie. Per un totale di 25 ettari e 12 campi da gioco. A fine mese un nuovo incontro che potrebbe essere risolutivo o comunque determinare un passo decisivo. La crescita del club passa anche dalla capacità di dotarsi di strutture di proprietà. Che sia il 2025 l'anno giusto?

https://youtu.be/svrZ-ZtUty4?si=RVmpq1NQA0Yac1xl
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