Il Napoli ha chiuso la sessione estiva del calciomercato 2023/24 e si presenta definitivamente per la nuova stagione dopo aver concluso l’acquisto di cinque giocatori a titolo definitivo - Lindstrom, Cajuste, Natan, Caprile e Cheddira - più il riscatto di Simeone e quello di Raspadori con annesso rinnovo contrattuale.

La società partenopea finora ha realizzato due cessioni, ovvero quelle legate a Kim e Lozano, oltre alla conclusione dei prestiti di Ndombelè e Bereszynski.

L’impatto del calciomercato sul bilancio 2023/24 del Napoli

Secondo le stime di Calcio e Finanza le operazioni in entrata, tra ammortamenti dei calciatori acquistati a titolo definitivo e stipendi lordi, dovrebbero tradursi finora in maggiori costi per circa 35,6 milioni di euro.

Vediamo ora come questi maggiori costi dovrebbero essere stati compensati dalle operazioni in uscita.

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Tra le operazioni in uscita, sono state in particolare due quelle che hanno caratterizzato l’estate di mercato per il Napoli: la cessione di Kim al Bayern Monaco e di Lozano al Psv Eindhoven, per complessivi 69,2 milioni di euro. Tra i giocatori in uscita sono considerati anche la conclusione dei prestiti di Ndombelè e Bereszynski, mentre è considerata anche la conclusione del prestito oneoroso di Simeone che ha poi avuto seguito il riscatto a titolo definitivo.

Le operazioni in uscita dovrebbero avere, sempre secondo le stime di Calcio e Finanza, un impatto positivo per circa 89,2 milioni di euro sul bilancio 2023/24.

A questa cifra ci si arriva sommando le plus/minusvalenze realizzate, l’incasso dai prestiti, il risparmio di ammortamento (nel caso dei giocatori ceduti a titolo definitivo) e il risparmio sull’ingaggio lordo per i giocatori usciti dalla rosa partenopea rispetto alla stagione 2022/23.

Il saldo di mercato

L’impatto sul bilancio 2023/24 del calciomercato conclusosi dovrebbe tradursi secondo le suddette stime in un impatto positivo per circa 53,6 milioni di euro.

Jesper Lindstrom: l'ultimo arrivato dal calciomercato del Napoli.

Per il calcolo degli ingaggi lordi ai calciatori sono stati considerati gli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita per tutti quei giocatori che ne possono beneficiare (cioè quei calciatori che hanno avuto la residenza fiscale fuori dall’Italia almeno nei due anni precedenti al loro arrivo in Serie A e che mantengano la residenza fiscale nel nostro Paese per almeno due anni dal loro arrivo). Per i nuovi calciatori arrivati oltre il 2 luglio, gli sgravi sono applicati solamente per il 2024 (e dunque per metà stagione).

Stipendi Napoli 2023 2024: le cifre

Se nel 2022/23 il club partenopeo doveva sostenere una spesa pari a 45,6 milioni di euro per gli ingaggi netti, che al lordo arrivavano a pesare per circa 71,8 milioni, ora la società di proprietà di Aurelio De Laurentiis dovrà riconoscere 42,5 milioni netti, circa 68 milioni di euro per gli ingaggi a livello lordo: una contrazione dei costi su base annua di 3 milioni circa.

Se, d’altro canto, consideriamo il solo saldo tra entrate e uscite per quanto concerne esclusivamente i cartellini dei calciatori acquisiti a titolo definitivo), la sessione di mercato per il Napoli finora vede un saldo negativo di circa 6,8 milioni di euro.