Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è stato oggi ospite all’inaugurazione della prima cattedra universitaria italiana dedicata alla “Giuridicità delle regole del gioco del calcio” presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, ed è intervenuto su vari temi:

De Laurentiis inizia il suo intervento all'Università Vanvitelli

Sugli obiettivi del club: "Vinciamo lo scudetto o la Champions? Io mi auguro tutte e due. A furia di dirlo, di festeggiare lo scudetto, però, ci portiamo jella da soli. Bisogna essere silenziosi, perchè le onde negative si propagano”.

Su Napoli-Lazio: “La sconfitta con la Lazio è salutare, altrimenti ci si siede. Sarri è stato molto paraculo. Invece di giocare alto come le altre volte, ha bloccato i terzini e poi Kvaratskhelia purtroppo ha messo la palla sui piedi di Vecino”.

Sulla possibilità che il Bari salga in Serie A: “Lotto per equiparare il Sud al Nord e sono proprietario anche del Bari: mi dicono sempre cosa succederà se dovesse essere promosso, lo cederemo a chi ci darà la garanzia di saper gestire una squadra di calcio come una opera di ingegno. Abbiamo lavorato per quattro anni investendo più di 100 milioni e non lo vorrei lasciare in mani stolti”.

Sul tifo organizzato: “Io sono per la legalità totale e vengo contestato, mi si dice che non sono tifoso: io sono per l'organizzazione che funziona. Se vi faccio vedere quanti sono stati arrestati per spaccio di droga nell'ultima partita, i tre tifosi della Lazio arrestati: io non faccio entrare botti e petardi e loro non so come hanno fatto a farli entrare? Fortunatamente sono stati arrestati. Tutto ciò viene visto poi col modo di dover sostenere la squadra: in Inghilterra la Thatcher ha allontanato gli hooligans e negli stadi i bambini possono vedere le partite. Qui invece si occupano i posti delle famiglie, si crea un problema diseducativo. Quando gli adolescenti sentono i cori pensano sia la realtà, ma sottintendono una cosa semplice: il Napoli siamo noi”.