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La coreografia del Maradona per Napoli-Fiorentina
La coreografia del Maradona per Napoli-Fiorentina

Napoli-Torino: altro sold-out al Maradona

La Gazzetta dello Sport analizza l’enorme afflusso dei tifosi allo stadio Maradona.
 

”Ci vorrebbe un altro stadio, e questa è vecchia, ma mica perché sia nuovo: semplicemente per poterlo aprire a quelli che avrebbero voluto esserci, e sarebbero stati parecchi. Sarebbe servito un Maradona almeno diverso, e chissà se sarebbe bastato per farceli entrare tutti quelli che ne avevano un desiderio talmente sfrenato da mettersi in fila (quella virtuale) tre ore e anche di più. E comunque, vada come vada, pure stavolta sarà un successone, quattordicesimo sold out, che qui si calcola oltre la soglia dei cinquantamila, perché il resto è riservato agli ospiti. E comunque si sono dati appuntamento a prescindere, perché ancora non lo sapevano che avrebbero avuto l’Inter, almeno sino alle 15, di fronte, occhi negli occhi nel momento in cui si sono avvicinati ai botteghini: la prevendita viene da lontano, settimana scorsa, e l’hanno aperta e l’hanno chiusa in un battito di ciglia.

Napoli-Torino: un sold out che fa classifica per il Maradona 

 La classifica sta lì, adagiata tra la folla estasiata che ha scelto sin da subito di non rinunciare a nulla, incluso il sogno, e parla chiaro: Inter (53.851 spettatori presenti), Juventus (53.589), Milan (52.836), Fiorentina (51.504), Parma (51.250), Venezia (51.199), Roma (51.164), Lecce (51.103), Udinese (50.938), Como (50.900), Atalanta (50.873), Empoli (50.898), Monza (50.500). Bisogna aggiungerci il Torino, stasera, che porta con sé quest’ansia da prestazione che si coglie nelle strade, sui social, ovunque, in una città che due anni fa e di questi tempi stava preparando la festa e che adesso, silenziosamente (ma non troppo), spera di poterla attrezzare ancora e di nuovo. Non è facile, non è impossibile, neppure improbabile. E comunque, il parterre de rois è garantito.

La coreografia del Maradona per Napoli-Fiorentina

Krol In questa domenica assai speciale, in cui tutto è favoloso e anche favolistico, ci sarà posto per la nostalgia, per i ricordi, per quell’epoca che è appartenuta a Ruud Krol, mica uno qualsiasi, che dalla Tribuna Autorità vivrà quella Napoli che non l’ha mai dimenticato - e come si fa? - e che potendo riattraverserà quei giorni ricchi d’entusiasmo: lui e quello scudetto sfilato via nel San Paolo di allora, 0-1 con il Perugia il 26 aprile dell’81, autorete di Ferrario al primo minuto e poi gli altri 89’ in uno psicodramma collettivo, quanti basta per unirsi a soffiare scaramanticamente su certe coincidenze.

In Spagna non ci sono impegni e l’occasione è propizia per Diego e Giuliano Simeone per unire i sentimenti al dilettevole: Napoli-Torino ha un senso eccome. perché offre l’opportunità di vedersi una partita ma, innanzitutto, di potersene stare un po’ con Giovanni, e trascorrere, a fine gara e poi al lunedì, una giornata assieme. I posti sono stati (chiaramente) riservati, per una domenica in famiglia.

Ci saranno, dovrebbero esserci, anche Gigi D’Alessio e Sal da Vinci, pure loro al fianco di Krol e dei Simeone, e con intorno quei cinquantamila — qualcosina in più — che al fischio di inizio avranno già dato, perché questa partita, quella di stasera, in realtà comincerà molto prima, alle 15, all’ora di Inter-Roma, che sembrerà diversa dal 30 aprile del 2023, quando al Meazza la Lazio offrì la sensazione per un attimo di dar via alle celebrazioni, poi rinviate al 4 maggio, e che comunque per certi versi, e fatte le debite proporzioni ambientali, un po’ le somiglia. Però, sotto sotto, sarà eguale: ci sarà uno stadio in ogni casa e poi tutti al Maradona”.


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