Antonio Corbo, giornalista, ha espresso le sue considerazioni in un editoriale per Repubblica. Ha infatti dichiarato: “Sono tutti ai loro posti i dirigenti che hanno attivamente collaborato a distruggere in un solo anno il Napoli dello scudetto. Se finalmente si accorge che il suo Napoli è al capolinea, nel suo interesse il presidente deve rivedere con orgoglio i primi vent’anni. Deve esserne fiero. Ma con la stessa lucidità porsi il dubbio: mi fermo qui, cerco un acquirente, termino la mia avventura nel calcio? Tre miliardi di introiti, la metà da proventi tv, 1.100 milioni in acquisti, spesa corrente ma anche altri incassi da sponsor, botteghino e marketing hanno lasciato buoni utili da destinare a se stesso, alla famiglia, al cerchio magico, tra questi dicono vi sia anche un consigliere che si attribuisce la competenza di Sir Ferguson. Se invece decide di proseguire, è suo diritto. È titolare di una società privata. Sono suoi i rischi e gli utili. Vada avanti. Scelga allenatore e manager capaci. Fuori i soliti inutili, amici familiari compresi L’anno del disastro lascia tutte le colpe su De Laurentiis. E i danni incalcolabili solo su di lui. Non gli basta?”