Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara con il Napoli. Potrete leggerla qui su Napoli Network.

Che insidie ci sono nella gara di domani?

“E' una finale. E le finali spesso vengono decise da episodi. E' una finale da organizzare in 2 giorni e mezzo, quindi presenta delle insidie. La squadra deve continuare a lavorare così, veniamo da un'ottima semifinale. Manca l'ultimo passo e deve essere fatto. E affrontiamo i campioni d'Italia. Hanno avuto problemi in campionato ma il Napoli ha una rosa lunga, ha tantissima qualità".

Quanto vale per l’Inter la finale?

“Sarebbe importante per l'Inter vincere, per tutto l'ambiente. Solo una volta nella storia una squadra ha vinto 3 volte di fila. Vogliamo vincere domani ma ci vorrà una grande gara, da preparare in 2 giorni e mezzo".

Ci può rivelare qualcosa sulla formazione?

“Le mie attenzioni ieri sono andate su quelli che hanno giocato meno. Un po' di stanchezza c'era, qualcuno era affaticato. L'allenamento di oggi mi darà più indicazioni, non ho ancora chiaro cosa farò per la formazione".

Ci tiene al record di Supercoppe?

“Ci tengo assolutamente, sarebbe bello vincere ma per l'Inter non per Simone Inzaghi. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, dal 13 luglio antepongono sempre l'Inter alle gioie personali. Quello deve essere il segreto".

Come si aspetta il Napoli tatticamente?

“Probabilmente cambierà il modulo del Napoli, quello che non deve cambiare è l'intensità dell'Inter".

Che ne pensa di Lautaro?

“Lautaro per noi è importantissimo. Sta facendo un grandissimo lavoro, in campo e fuori. E' un capitano molto importante, si assume sempre le sue responsabilità. Quello che fa lontano dal campo, che voi vedete meno, è altrettanto importante. Sono molto contento di lui e dei suoi compagni".

Che cosa potrebbe significare vincere la supercoppa?

“Vincere la Supercoppa sarebbe un bel segnale, ci sarà lo stadio esaurito. Fare delle finali è sempre importante. Il campionato sarà molto avvincente e ci sono diverse squadre che proveranno a vincere il titolo".

Che cavallo è l’Inter?

“No, non mi intendo di ippica mi dispiace. Mi intendo solo di Inter e di calcio. Io da bambino giocavo solo a pallone, adesso lo faccio qualche volta con i ragazzi ma faccio fatica, quindi lo faccio di più a casa con i miei bambini".