Nino Simeone, consigliere comunale, è intervenuto ai microfoni di Radio Capri. Ha infatti dichiarato:

“Sono un po' stufo di parlare delle parole del presidente, io vorrei parlare di atti e fatti. Secondo il presidente ora c'è anche San Zavanella, che è sicuramente uno dei migliori architetti in circolazione, ma per il presidente il suo è l'unico verbo della verità, l'unico che può fare o disfare sul Maradona. Io voglio tranquillizzare i tifosi e dire che indipendentemente dal presidente Aurelio De Laurentiis, così come vale per gli americani di Roma, gli americani del Milan e i cinesi dell'Inter, gli Europei del 2032 si faranno anche a Napoli, al Maradona, senza avere l'ok e il benestare dei presidenti, in questo caso De Laurentiis. Gli Europei si fanno a Napoli, allo stadio Diego Armando Maradona, seguendo tutti i criteri e i crismi. Noi stiamo lavorando affinché Napoli venga ufficialmente designato come una delle città ospitanti.

Poi ha aggiunto: “Invito il presidente De Laurentiis a valutare, vista l'urgenza e l'immediatezza degli spazi di cui ha bisogno, un'area immensa vicino all'aeroporto, l'ex area del Leonardo Bianchi, l'ex manicomio. Sono 85 mila metri quadri, ci facesse un pensiero, facesse un passaggio anche col presidente De Luca e con l'ASL per vedere se eventualmente può fare un investimento, visto che dice di avere le risorse economiche necessarie. Non credo che basterebbe per lo stadio, ma in quell'area si potrebbe fare il centro sportivo. Lì siamo al centro della città, vicino all'aeroporto e alla tangenziale. Do soltanto un'idea. E ovviamente non voglio fare nessun'allusione al fatto che sia un ex manicomio”.

Infine sul progetto del presidente De Laurentiis: Noi non abbiamo avuto ancora uno straccio di progetto. De Laurentiis dichiara che a breve incontrerà il ministro Fitto e Bernardo Mattarella, oltre che col sindaco Manfredi, per discutere di questi argomenti. Credo che sia una cosa anche prossima, anche se a me non risulta. Quindi aspettiamo e vediamo cosa accadrà in camera caritatis, speriamo in una fumata bianca perché a quel punto si potrà discutere di proposte concrete e serie. Anche perché tra il dire e il fare c'è in mezzo il mare di Coroglio. Battute a parte, ho grande rispetto del presidente De Laurentiis, ma sono stufo di leggere solo proclami, vorrei cominciare a leggere le carte dell'architetto Zavanella. Ma questo non ha nulla a che vedere con gli Europei, il presidente non mischi le due cose. Non si farà l'Europeo a Napoli perché c'è il placet del presidente De Laurentiis, ma si farà perché si tratta della città di Napoli".