Dopo i flop contro Lazio e Genoa, dalle quali è maturato solo un punto, continua il momento negativo per i Campioni d’Italia che escono dal Dall’Ara con l’amaro in bocca. 0-0 il risultato del match, con un Osimhen complice e sprecone. Suo il rigore sbagliato al 72esimo, che allontana l’occasione di restare agguantati ai vertici della classifica.

Per gli azzurri era fondamentale aggiudicarsi il match ed invece bisogna ancora coabitare con i mostri del momento. Servono certezze che, ad oggi, indubbiamente non sono assodate.

Questa sera per Garcia, a cui vanno gran parte dei demeriti, nessun cambio di modulo e programma, confermando gli undici di Champions, ad eccezione di Juan Jesus fermo ai box per un infortunio muscolare rimediato durante gli allenamenti. Al suo posto l’esordio in campionato di Natan che, insieme a Di Lorenzo, Ostigard e Olivera saranno subito a supporto di Meret. Anguissa, Lobotka e Zielinski ad occupare il centrocampo con Raspadori (preferito a Politano) e Kvaratskhelia in attacco insieme ad Osimhen come prima punta.

Le scelte di Thiago Motta invece, delineano un solido 4-2-3-1, con Skorupski a difendere la porta; Posch, Beukema, Lucumì e Kristiansen sulla linea di difesa, Aebischer, Freuler e Ndoye a guidare il centrocampo e Ferguson, Karlsson e Zirkzee in attacco.

A dirigere il match, Ayroldi di Molfetta.

Per l’occasione Garcia numera le cento panchine in serie A. Un bilancio tutto sommato  positivo per il mister francese, con 56 vittorie, 28 pareggi e 15 sconfitte. 170 gol complessivi realizzati e 83 subiti con una media punti di 1,98 a partita.

La partita comincia ragionata ambo le parti con manovre piuttosto lente, con gli azzurri vanno subito vicino al gol. Piazzato di Osimhen di diagonale ma centra il palo. Al 10’ il nigeriano ci riprova di testa, ma la palla va oltre la traversa.

Al 27esimo brivido per la formazione di Thiago Motta sul cross di Kvaratskhelia; Skoruspky commette un’indecisione in uscita, ma Beukema è pronto a liberare l’area minacciata da Osimhen

Al 45esimo gran tiro di Raspadori da fuori area su azione cominciata da Osimhen. La palla sfiora l’incrocio dei pali.

Una prima frazione di gioco chiaramente di impronta azzurra. Un Napoli piuttosto attento nella fase di non possesso, cercando di sfruttare le incertezze avversarie ma senza ottenere risultati, al contempo, i rossoblù sono sembrati ben organizzati in fase difensiva.

Da segnalare le annotazioni sul taccuino di Ayroldi per i cartellini rimediati da Olivera  per il Napoli e Aebischer per i padroni di casa.

La ripresa si apre all’insegna dei cartellini: il primo rimediato da Lobodka, per un fallo commesso su Ndoye, da un’azione in contropiede. Lo segue Kvaratskhelia su ripartenza dei rossoblù. Il terzo se lo aggiudica Ndoye per un colpo al volto ai danni di Mario Rui.

Rispetto al primo tempo, il Napoli ha cominciato con maggiore propositività di gioco. In più occasioni il Bologna è andato in sofferenza ma, con un po’ di fortuna, è riuscito ad evitare il gol.

Al 72esimo occasionissima per il Napoli. Ad Osimhen viene affidato un calcio di rigore per un fallo di mano commesso da Calafiori. Il nigeriano spreca l’occasione calciando la palla al lato della porta.

Continua il malcontento per gli azzurri. Bologna-Napoli è stata l’ennesima occasione per scacciare i malumori del presente e dare spazio a stimoli e certezze, ed invece si è ancora molto lontani dai successi a cui siamo abituati.

È li momento che comincino gli esami di coscienza, a cominciare da Patron Aurelio, reo di un mercato forse non all’altezza, continuando con Garcia, il quale non è padrone della rosa a lui affidata, inconsapevole e lontano dai meccanismi e soluzioni vincenti. Osimhen, invece, non tiene fede alla fama di goleador, ma un’eccezione non fa una regola.

Bisogna subito ricorrere ai ripari. A –7 dalla capolista, è fondamentale ritrovare gioco, stimoli e soprattutto fame del successo. Di questo ne sono consapevoli i prescelti in campo. Sarà all’altezza il mister francese?