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Antonio Conte in conferenza
Antonio Conte in conferenza

Mi sarei aspettato un Antonio Conte perentorio, incisivo, granitico nel ribadire la sua filosofia di concentrazione totale su ogni singolo impegno. E invece, alla domanda posta in conferenza stampa sul rischio di sottovalutare il Como in vista del big match contro l’Inter, la sua risposta è stata di una piattezza disarmante:

“Il match contro il Como è un impegno importante perché anche loro hanno a cuore il loro obiettivo”.

Un Conte smarrito

Che succede Mister? Da quando Antonio Conte si lascia andare a dichiarazioni di facciata? Dov'è finito l’allenatore che smentisce categoricamente ogni allusione, che incalza, che tiene tutti sulla corda? Dov'è l’imperativo categorico del “una partita alla volta”, del “l’Inter è una gara come le altre”? Dov'è, soprattutto, la sua capacità di soffocare sul nascere qualsiasi tentazione di distrazione all’interno dello spogliatoio?

Antonio Conte in conferenza alla vigilia di Como-Napoli
Antonio Conte in conferenza alla vigilia di Como-Napoli

Oppure non è così?

Beh, perché a guardarla bene, Mister, il suo volto non è più lo stesso. Non trasuda più quella sicurezza granitica che avevamo imparato a riconoscere nelle sue parole. Sta forse pensando anche lei all’Inter? Si è fatto tentare dall’innominabile, dal fascino di una sfida che può valere ben più dei tre punti in classifica?

E quelle scelte - ad essere sincero, discutibili - dell’ultima mezz’ora contro Udinese e Lazio? Sono state dettate da un'analisi tattica ponderata o da un’ombra che si insinua nella sua psiche, quella dell’Inter che incombe?

Mi auguro di sbagliarmi, Mister. Ma se così non fosse, è suo dovere fare un passo indietro, tornare ad essere il Conte che tutti conosciamo. Napoli è una città che vive di calcio con un’euforia travolgente, che non aspetta altro che sognare. Ma guai a lasciarsi prendere la mano: l’irrefrenabile smania di vittoria può diventare un’arma a doppio taglio. Non permetta che tutto ciò che di straordinario è stato costruito fino a questo momento venga compromesso per un attimo di debolezza.

Sappiamo bene che il Napoli non può permettersi di sbagliare un colpo, né in campo né nella gestione emotiva. Conte, lei ha il compito di tenere la barra dritta, di mantenere la squadra concentrata e di non permettere che l'ombra dell’Inter diventi un’ossessione. La sfida contro il Como è un test di maturità non solo per i giocatori, ma per lei stesso. Serve lucidità, non tentennamenti. Il Napoli non può permettersi di distrarsi e, soprattutto lei Mister,  non può permetterselo.


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