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McTominay
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Scott McTominay, calciatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport dove ha parlato del campionato in corso.

McTominay crede nello scudetto

“Credo alloScudetto. Non dobbiamo avere rimpianti e continuar a crederci per ottenere la migliore posizione possibile. Dobbiamo pensare che possiamo vincere ogni partita.

McTominay

McTominay sull’avversario che più l’ha impressionato 

 L’avversario che mi ha impressionato di più? Leao: può cambiare la partita con un’azione”.

McTominay su Conte e sull’amore dei napoletani 

 “Conte ha un’energia pazzesca: ci trasmette carica e di credere in noi stessi. I suoi allenamenti sono molto duri, anche mentalmente. Senza fatica non solo nel calcio ma anche nella vita non si ottiene nulla. Conte tira fuori il meglio da tutti”.

“Accoglienza da star per me? Assolutamente no. Quando sono sceso dall’aereo, mia madre che era dietro di me non aveva idea che i tifosi fossero così passionali e affettuosi, noi sapevamo del loro legame alla maglia, ma non potevamo credere ai nostri occhi. È un momento che ricorderò per il resto dei miei giorni.

Il mio impatto in Serie A? Per me è differente, credo fermamente di poter dare molto di più di quello che ho dato finora. In alcune gare sono rimasto deluso perché avrei potuto fare più gol, non ho sfruttato appieno alcune occasioni. Posso crescere, fare un nuovo step e voglio dimostrarlo. L’importante è continuare a lavorare cercando di arrivare al mio livello massimo, fisico e mentale, per sfruttare tutte le mie potenzialità.

Conte come calciatore? Sì, è molto simile a come è da allenatore. Ha una energia pazzesca, non è mai calmo o “lento”, ed è una cosa buona perché trasmette sempre molta carica. Per noi calciatori è molto importante perché anche in campo ci dà la forza di credere in noi stessi così tanto da poterci far fare qualsiasi cosa senza limiti. Dà molta sicurezza ai giocatori. Lo rispetto e lo ammiro, non solo sul campo e come coach ma anche per come conduce la sua vita: è impressionante, mai conosciuto persone simili a lui. È molto bravo, preciso e meticoloso. Anche a livello tattico, e credo che le persone all’esterno non realizzino veramente quanto lui sia eccezionale. Anche nella gestione della squadra, con gli obiettivi che ha. E la voglia di vincere sempre”.

L’amore per me in città? È una cosa bellissima. Eravamo entrati in un negozio, c’era molta gente e nella mia carriera non mi era mai successo: 500 e più persone che ci aspettavano fuori dal negozio, sia io che la mia fidanzata non riuscivamo a crederci. Le persone ogni volta che mi vedono sono straordinarie, vogliono una foto e io voglio ripagarli del loro amore incredibile”.

“Napoli? Sperimentare una vita diversa all’estero, ovviamente imparando una nuova lingua, incontrando nuovi giocatori e un nuovo staff. Finora ho amato ogni singolo minuto di questa avventura e voglio continuare a fare del mio meglio.

Sensazioni quando ho saputo del Napoli? Ne avevo sentito parlare durante gli Europei e c’è stata un’immediata attrazione. Quando è arrivata questa occasione, l’ho presa seriamente in considerazione. All’istante. Non mi era mai capitata prima. Volevo essere sicuro che fosse la decisione giusta in quel periodo e per il futuro, così mi sono informato bene sul progetto, sulla squadra e sull’allenatore. E il ds Giovanni Manna ha avuto una grande influenza su di me, aiutandomi. È venuto a casa mia a Manchester, abbiamo avuto una conversazione molto piacevole: mi ha spiegato la cultura, la storia del club, della maglia e di Napoli, del suo stadio meraviglioso. La passione dei tifosi, il mito di Maradona, il cibo che è incredibile. E ovviamente l’opportunità di poter vincere trofei importanti che avrebbero fatto crescere la mia carriera. Qui sono molto contento e voglio continuare a fare del mio meglio in campo".

“Differenze tra United e Napoli? Sono cresciuto nello United, là ho avuto una forte educazione, anche sportiva. E a Napoli ho ritrovato quelle sensazioni, quel desiderio di rispettare sempre il lavoro e la storia del club.

Il Napoli

Gol al primo pallone toccato al Maradona? È stato un momento molto significativo per me perché volevo così tanto venire qui a Napoli...C'erano aspettative perché sono stati spesi anche tanti soldi. Volevo dare da subito il mio massimo.Voglio essere un giocatore che dà tutto in ogni circostanza. Sono sincero, i primi secondi passati al Maradona mi hanno impressionato, non il dimenticherò mai.

Rientro a Napoli da Bergamo? È stato incredibile, mai visto nulla di simile in vita mia. Questo dimostra quanto i tifosi tengano alla squadra. Credo sia importante ripagare i fan del supporto che ci danno, per tutti i sacrifici che fanno per seguirci in giro per tutta la stagione.

Il compagno che più mi ha impressionato? Nel Napoli giocano grandi giocatori: penso a Di Lorenzo, Politano, Anguissa, Lobotka, Ngonge. Non dico Gilmour o Lukaku perché li conosco da tempo.

Cosa mi piace di più di Napoli? Tutto, davvero tutto. Il cibo è straordinario. Ho uno chef che cucina per me ogni sera. Si chiama Mario: Il menù è molto tradizionale con il cibo napoletano, verdure, frutta, pesce bianco. E molto importante per me l'alimentazione corretta, ci sto molto attento. MI piace mangiare sano, da benefici anche quando mi alleno. E vabbé, poi la pasta: qui è davvero incredibile”.


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