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McTominay, Lukaku, Neres
McTominay, Lukaku e Neres

Napoli-Juventus è sempre stata una partita dal grande carico emotivo, con una rivalità storica che aggiunge ancor più intensità all'appuntamento. Entrambe le squadre ci arrivano con grandi motivazioni; il Napoli, che punta a continuare la sua serie positiva di sei vittorie consecutive; la Juventus, malata di pareggite, ma ancora imbattuta in Italia. Con lo stadio Maradona pieno, l'atmosfera sarà sicuramente elettrica ed il pubblico sarà un fattore determinante per spingere gli azzurri alla vittoria. La Juventus, però, non è certo una squadra che si lascia intimorire facilmente, quindi ci si aspetta una sfida molto equilibrata.

Napoli-Juventus: Probabili formazioni

Infortunio dell'ultima ora in casa Napoli: Olivera non sarà disponibile, al suo posto Spinazzola. Buongiorno sulla via del recupero, ma non ancora pronto per giocare: confermato l'impiego di Juan Jesus. In attacco il tridente composto da Politano, Lukaku e Neres.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Spinazzola; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Neres. All.: Conte

Thiago Motta ha ancora alcuni dubbi di formazione, soprattutto in attacco. Vlaovich dovrebbe partire dalla panchina. Il neo arrivato Kolo Muani sembra favorito per esordire in maglia bianconera, da capire in che posizione di campo, se da prima punta o da esterno. Stesso discorso per Nico Gonzalez, mentre Yildiz dovrebbe agire sulla corsia offensiva destra, ma non escludiamo un impiego sull'altro lato. In difesa McKennie, autore di una buona prestazione contro il Milan, è in vantaggio su Savona per il ruolo di terzino destro.

JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; McKennie, Gatti, Kalulu, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Yildiz, Koopmeiners, Nico Gonzalez; Kolo Muani. All.: Thiago Motta

Napoli-Juventus: l’analisi del match

Napoli-Juventus sarà una partita che potrebbe svilupparsi in maniera diversa rispetto all'andata, quando gli azzurri, in piena evoluzione tattica, si presentarono con una disposizione  4-2-2-2, con Mc Tominay di fianco a Lukaku e con il duo Kvaratskhelia-Politano molto dentro il campo. La prestazione dei ragazzi di Conte, tuttavia, fu di buon livello, contro un avversario che in quel momento era più in palla fisicamente, ma che non riuscì a sovrastare l'ottima organizzazione difensiva partenopea. Il pareggio fu sicuramente il risultato più giusto. In questi mesi, però, la squadra azzurra è cresciuta sotto ogni punto di vista, sia fisicamente che tatticamente. I calciatori hanno assimilato al meglio le idee del loro mister, che si basano su un calcio propositivo, fatto di movimenti senza palla, incursioni e tagli, ma al tempo stesso equilibrato ed efficiente in fase difensiva. Si preannuncia una partita equilibrata e tattica, con le due compagini che si studieranno all'inizio cercando di evitare errori. Ci saranno momenti di alta pressione alternati a fasi di gioco con blocchi di squadra più bassi. I bianconeri, recentemente, hanno modificato la loro fase di non possesso, utilizzando una linea difensiva variabile tra cinque (5-2-1-2/5-2-3) e sei (6-4) difensori. Ad esempio, contro l'Atalanta si è vista una difesa a sei con Locatelli e Thuram abbassati, mentre contro Milan e Club Bruges è stata principalmente a cinque, con l'utilizzo del solo Locatelli come centrale difensivo. L'ex centrocampista del Sassuolo rappresenta un elemento chiave nella Juventus di Thiago Motta, grazie alla sua versatilità in entrambe le fasi di gioco. In costruzione, infatti, è in grado di abbassarsi tra i centrali o di agire da braccetto quando la squadra sviluppa con una difesa a tre. La sua abilità di usare bene entrambi i piedi è un bel vantaggio, mentre la sua visione di gioco nei lanci lunghi e la capacità di filtrare passaggi tra le linee lo rendono estremamente pericoloso soprattutto per saltare la pressione avversaria. Inoltre, la sua utilità in fase di non possesso, dove Motta lo impiega come difensore aggiunto, lo rende ancor più completo e fondamentale per il gioco di squadra.

Tuttavia, la sua posizione potrebbe metterlo spesso a confronto con Romelu Lukaku: possibili vantaggi, quindi, per l'attaccante belga, che giocherebbe senza avere l'assillo costante di un vero marcatore di ruolo alle proprie costole.

Il Napoli dovrà essere molto attento in fase di non possesso, dato il potenziale offensivo della Juventus, che si presenterà a ranghi completi e con un attacco ricco e variegato. La squadra bianconera è abituata ad un possesso palla continuo nella propria metà campo, con movimenti fluidi e ricerca delle imbucate giuste per avviare le ripartenze offensive. Locatelli, come detto, sarà il fulcro del centrocampo, ma alla fase di costruzione contribuiranno anche Thuram e Koopmeiners. Occhio agli strappi fisici e veloci dell'ex centrocampista del Nizza ed alla capacità di lavorare tra le linee dell'olandese. Corsie esterne: Cambiaso, in particolare, tenderà a lavorare più dentro il campo, liberando spazio per l'ala offensiva sinistra. Sorpresa Kolo Muani? Stesso discorso a destra con Mc Kennie, che resterà più aperto in ampiezza per ricevere il lancio dalle retrovie. Giocata provata di frequente. In generale, il ruolo della prima punta nello scacchiere di Motta è sempre molto associativo con la squadra, ma qualora fosse ricoperto dal neo arrivato Kolo Muani, la difesa azzurra dovrà fare attenzione anche sull'attacco alla profondità, giocate che provano spesso pure i vari Nico Gonzalez, Conceicao, Yildiz, Weah e Mbangula.

L'assenza dell'ultimo minuto di Olivera non cambierà radicalmente il piano partita del Napoli, che resterà fedele nei movimenti e nei compiti che i calciatori dovranno portare sul campo.  Spinazzola, che prenderà il posto dell'uruguaiano, dovrà coprire tutta la fascia, alternandosi con Mc Tominay nello scambio di posizioni, ma anche tagliare verso il centro (come Di Lorenzo dall'altra parte) per creare scompiglio nelle marcature bianconere e liberare spazi per Neres. Lo svolgimento di determinate azioni e le varie dinamiche di campo, suscettibili a variazioni proprio a causa del continuo movimento degli azzurri, vedranno probabilmente il brasiliano confrontarsi diverse volte con Gatti. Potrebbe essere uno degli aspetti più interessanti della partita, insieme agli inserimenti alle spalle dei due centrocampisti, Thuram e Koopmeiners, quando si alzeranno i terzini su quelli avversari ed i braccetti verranno attirati fuori zona dai movimenti degli esterni offensivi. Dinamiche di gioco viste più volte contro il Milan, soprattutto sul lato di Kalulu. I ragazzi di Conte dovranno essere bravi a leggere queste situazioni riuscendo ad attaccare gli spazi alle spalle creati dai due braccetti, Gatti a destra e Kalulu a sinistra, in caso di linea difensiva a cinque. In fase di costruzione, la prima punta della Juventus dovrebbe esercitare schermatura su Lobotka. Il primo pressing bianconero potrebbe essere rapido e pressante, quindi lo slovacco dovrà cercare delle posizioni idonee e di abbassarsi per permettere lo sviluppo a tre. Fase difensiva: quando la Juventus farà il suo solito possesso palla continuativo, talvolta sterile e fine a sé stesso, sarà necessario mantenere l'equilibrio e la compattezza, evitando di concedere corridoi in particolare negli spazi intermedi. Questo perché la Juventus è abile nel superare la pressione avversaria e potrebbe sfruttare le ripartenze in velocità. Tuttavia, quando ci sarà l'opportunità, il pressing alto sarà intensificato, come già visto contro l'Atalanta, per provare a stanare sul nascere le principali fonti di gioco bianconere.


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