Roma-Napoli: le probabili formazioni e l’analisi del match
Gli azzurri scenderanno in campo conoscendo già il risultato dell'Inter, che sarà impegnata nel derby con il Milan alle ore 18
Sette vittorie consecutive, le ultime due contro Atalanta e Juventus. Il Napoli si presenta alla sfida contro la Roma, in programma questa sera allo stadio Olimpico, con un obiettivo ben chiaro: non fermarsi e proseguire la propria striscia positiva. Gli azzurri scenderanno in campo conoscendo già il risultato dell'Inter, che sarà impegnata nel derby con il Milan alle ore 18. Un test importante, qualunque sia l'esito della partita del Meazza, per misurare ancora una volta le capacità mentali della squadra di Antonio Conte, che ha già dimostrato di essere sempre concentrata ed unita verso l’obiettivo finale.
Roma-Napoli: le Probabili formazioni
Ranieri ha diversi dubbi, soprattutto in mezzo al campo, in merito all’undici iniziale da opporre al Napoli. Modulo 3-5-2 o 3-4-2-1: davanti a Svilar, la difesa dovrebbe essere composta da Mancini, Hummels e Ndicka. Il nuovo acquisto Rensch si gioca il posto con Saelemaekers. A centrocampo, uno tra Cristante e Pisilli potrebbe partire dall’inizio. Angelino, invece, è confermato a sinistra. In attacco, la principale incognita riguarda Dybala: tra le alternative ci sono Baldanzi, El Shaarawy e Soulè. Dovbyk è sicuro di partire dal primo minuto al centro dell'attacco.
In casa Napoli, Conte riceve il via libera da Buongiorno, che viene convocato regolarmente. Il difensore ex Torino, salvo sorprese, dovrebbe partire dalla panchina. Per il resto della formazione non sono previste modifiche. Rafa Marin resta ancora nel gruppo, con la sua cessione al momento congelata.
Roma-Napoli: l’analisi dell’avversario
Con il passare delle partite, Claudio Ranieri ha affinato sempre di più la sua impostazione tattica, ed oggi la Roma appare decisamente più preparata rispetto alla gara d'andata, che segnò l'esordio del tecnico sulla panchina giallorossa. I risultati sono tangibili: la squadra è in serie positiva da sei partite consecutive, con prestazioni sempre più convincenti ed un trend positivo che cresce settimana dopo settimana. Un aspetto positivo emerso negli ultimi periodi riguarda le partenze forti nei primi tempi, con un'ottima intensità che permette di mettere spesso sotto pressione gli avversari. Inoltre, negli ultimi incontri, i giallorossi sono diventati anche più solidi difensivamente, riuscendo a concedere meno occasioni ed a gestire meglio le transizioni offensive degli avversari. Complessivamente, la Roma sembra aver trovato un buon equilibrio tra le due fasi di gioco.
A livello tattico, in fase di costruzione, la Roma adotta sia una disposizione a tre che a quattro. In generale, Paredes e Kone sono i giocatori che si abbassano maggiormente per ricevere palla e supportare la manovra. Lo stesso vale per Pellegrini, che in prima costruzione tende a posizionarsi in basso a sinistra, con Angelino che alza il proprio raggio d’azione. Nella fase di sviluppo della manovra offensiva, invece, lo stesso Pellegrini tende ad entrare maggiormente dentro il campo, più vicino a Dovbyk, lasciando spazio alle discese di Angelino sulla fascia. Attenzione al piede sinistro del laterale spagnolo. La connessione con l’attaccante ucraino è altamente frequente. Restando nel reparto avanzato, Paulo Dybala è quella figura che assume un ruolo di collante tra il centrocampo e l'attacco, cercando continuamente spazi e posizionamenti sull'intero fronte offensivo, per orchestrare al meglio le giocate, mentre Dovbyk rappresenta il punto di riferimento fisico su cui la squadra si appoggia per attivare le ripartenze veloci. La Roma si distingue per un gioco basato su transizioni rapide e verticali, ma molto spesso i giocatori offensivi, in particolare i centrocampisti di inserimento e lo stesso Dovbyk, cercano di sfruttare anche gli spazi in profondità con movimenti mirati per attaccare la linea difensiva avversaria.
In fase di non possesso, nella partita d'andata, la Roma adottò un approccio differente nei due tempi. Nel primo, mister Ranieri scelse il 4-4-2; nel secondo, invece, con l'ingresso di Hummels, la squadra passò al più solido e compatto 5-3-2. Questa disposizione tattica verrà riproposta molto probabilmente anche nel match di stasera; addirittura potrà trasformarsi in 5-4-1 nelle situazioni in cui la seconda punta o i due trequarti si abbasseranno sulla linea dei centrocampisti, lasciando Dobvyk come unico riferimento avanzato. Per quanto riguarda la fase di costruzione bassa del Napoli, la Roma si posizionerà con il 4-4-2, o talvolta con il 4-3-1-2, quando uno dei centrocampisti giallorossi si alzerà per mettere pressione sul regista partenopeo.
Conte non cambia: terzini e mezzali per aprire la difesa giallorossa
Il piano gara del Napoli non subirá modifiche. La continuità resta fondamentale per ottenere risultati, frutto di un percorso coerente che si evolve quotidianamente. Per la partita contro la Roma, il ruolo di Lobotka sarà essenziale, come al solito, abbassandosi tra i due centrali per impostare la costruzione a tre. Per lo slovacco, questa potrebbe essere una partita meno complessa rispetto a quelle contro Atalanta e Juventus, poiché i giallorossi, in fase di prima pressione con l’avversario in conduzione, lavorano al massimo con due attaccanti uno accanto all’altro; questa situazione consentirà agli azzurri di uscire sfruttando anche le corsie laterali. I posizionamenti interni di Di Lorenzo e Spinazzola saranno cruciali per tenere impegnate le mezzali giallorosse - in caso di 5-3-2 in fase difensiva - e creare spazi per gli esterni offensivi. In particolare, quelli di Spinazzola saranno utili per permettere a Neres di variare il proprio gioco, cercando di attaccare non solo in fascia ma anche gli spazi interni.
I terzini, insieme alle mezzali, saranno decisivi nel piano gara preparato da Conte. Anguissa stazionerà più vicino a Lukaku, mentre Mc Tominay si alternerà con Spinazzola in uno scambio continuo di posizioni. Il camerunese e lo scozzese, inoltre, dovranno lavorare per mettere sotto pressione i due braccetti giallorossi, Mancini e Ndicka, giocatori fisici ed intensi che tendono continuamente a rompere la linea difensiva uscendo in marcatura sui propri riferimenti. Serviranno le giuste abilità per creare situazioni di questo tipo, aprendo varchi centrali per permettere a Lukaku di ricevere quanti più palloni possibili.
In fase di non possesso, ci aspettiamo un Napoli subito attivo, deciso ed intenso nella fase di pressione alta, con l’obiettivo di mettere immediatamente sotto controllo la partita contro una squadra che, come detto in precedenza, approccia bene agli eventi. Ma in vista di stasera la gestione delle fatiche sarà un altro aspetto fondamentale da tenere in conto. I giallorossi sono scesi in campo solo tre giorni fa in Europa League, e tra poche ore affronteranno il quarto di finale di Coppa Italia contro il Milan, in trasferta. Pertanto, è probabile che ci siano alcuni momenti di alta pressione ed intensità, ma soprattutto lunghe fasi di partita in cui i giallorossi si difenderanno in blocco basso, lasciando il controllo del gioco in mano agli azzurri. I ragazzi di Conte dovranno affrontare la partita con calma e pazienza, mantenendo una difesa compatta quando la Roma cercherà di attaccare, ma al contempo dovranno essere pronti a creare occasioni e sfruttare le opportunità che si presenteranno. La partita durerà 90 minuti, quindi sarà fondamentale pensare e lavorare su tutta la durata del match, tenendo conto di un possibile calo fisico della Roma verso la fine della gara.