Buone notizie per il trasporto pubblico a Napoli: i dettagli

Il Mattino di oggi fa il punto sulla situazione del trasporto pubblico a Napoli: potrete leggerlo qui su Napoli Network.
La città che si muove
È tempo di bilanci a Palazzo San Giacomo, è tempo di mettere a terra un lavora che dura ormai da tre anni. Il focus è sui trasporti dove questa coda di 2024 per il sindaco Gaetano Manfredi e l’assessore competente Edoardo Cosenza deve restituire alla città tre infrastrutture strategiche. Il prolungamento della linea 6 fino alle ore 20 oggi chiude i battenti alle 15 un po’ per mancanza di treni molto per mancanza di personale. La stazione Chiaia della Linea 6 della è stata selezionata tra le sei più belle del mondo nel 2024. Il riconoscimento è arrivato dal Prix Versailles, premio internazionale di design e architettura che viene assegnato ogni anno nella sede dell'Unesco a Parigi. E ieri puntuale il riconoscimento si è concretizzato all’ombra della Torre Eiffel. Il secondo step è la consegna della funicolare di Chiaia. Terzo - non per importanza - l’apertura della stazione della Linea 1 del Centro direzionale. Che secondo fonti di Palazzo San Giacomo arriverà tra Natale e Capodanno. La prospetti- va del 2025 invece è mettere in strada buona parte dei 253 bus elettrici già in consegna all’Anm e l’aumento della frequenza delle corse della Linea 1 nonché il prolungamento dell’orario per tutta la settimana oltre le 23,30 quando parte l’ultima corsa dalla Stazione Garibaldi. Il trasporto pubblico si sa che è il cuore pulsante di ogni grande città figurarsi Napoli che in questo periodo è al centro di attenzione mondiali con turisti che arrivano da tutto il mondo. «Sono fiducioso e ottimista che questa fine del 2024 possa effettivamente portarci al raggiungimento di questo obiettivo - racconta l’assessore - stiamo lavorando d’intesa con i lavoratori e i sindacati. Per la linea 6 i treni sono vecchi ne abbiamo tre e li porteremo alle 20. Il primo dei nuovi treni per questa linea è previsto per l’estate dell’anno prossimo. Il problema è gestionale e trovare l’accordo con i lavoratori perché i macchinisti ce ne sono pochi». Incombe - ma da P le autorizzazioni all’allunga- mento del servizio della Linea 6, ma anche all’immissione dei nuovi treni della Linea 1. Oggi ce ne sono 15, entro l’anno arriveranno a 20. In esercizio ce ne sono solo 10 gli altri man mano che arriveranno e autorizzazioni andranno sui binari. «Puntiamo al miglioramento del servi- zio - spiega Cosenza - non solo della Linea 6 ma anche della Linea 1 anche qui sono fiducioso per l’apertura della stazione Centro direzionale entro fine an- no sempre che arrivino le autorizzazioni perché da un punto di visto tecnico la stazione è pronta». Francesco Favo direttore generale dell’Anm - Azienda napoletana mobilità - fa il punto della situazione. «Dobbiamo avere la possibilità di assumere perché quello che manca veramente è il personale, ricordo a tutti che per ogni treno in attività servono 8 macchinisti. Per il funzionamento della linea 6 fino alle 20 stiamo trovando un accordo con i lavoratori e i sindacati, che ringrazio, possano dare una mano sulla Linea 6 attraverso un meccanismo di flessibilità». Sui bus elettrici «che già stanno arrivando qualcuno lo potremo vedere presto in città ma stiamo costruendo le colonnine per la ricarica e ci servirà del tempo prima di di metterli tutti in strada».

LO SCENARIO
Il 2025 è - questo il progetto del Comune e di Anm- del miglioramento del servizio. Sulla linea dove la frequenza oggi è di 10-11 minuti a corsa scendere a 6 o 7 minuti con l’introduzione di almeno altri 5 nuovi treni che già sono nei depositi. In questa prospettiva si sta lavorando anche per il prolungamento dell’orario oltre le 23,30. A oggi si fa solo due giorni a settimana cioè il venerdì e il sabato si punta ad avere qualche giorno in più. L’impedimento per accelerare su questo fronte è la sostituzione dei binari in corso su tutta la linea. E poi naturalmente la mancanza di fondi. Una mano al Comune e ad Anm potrebbe darla il Giubileo. I calcoli al riguardo sono stati fatti e rifatti: se su Roma si scaricheranno per l’evento oltre 26 milioni di turisti almeno la metà verrà anche a Napoli. E si tratta di gente che viene da tutto il mondo. E la domanda di trasporto pubblico sarà almeno raddoppiata. Il Comune batterà cassa anche sulla scorta di numeri che manifestano uno squilibrio importante rispetto a Roma e Milano con le quali Napoli deve vedersela. Dal fondo trasporti nazionale gesti- to dalle Regioni, Napoli dall’ente di Santa Lucia riceve solo 52 milioni. La Regione Lazio e la Lombardia trasferiscono cifre a tre zeri cioè intorno al mezzo miliardo alle aziende per la mobilità capitolina e milanese.