Fonti apocrife giurano che Théoden della casa di Eorl, figlio di Thengel, Re di Rohan abbia visto Napoli-Lille 1-4 e non sia rimasto affatto contento. Soprattutto perché prima di Napoli-Lille c'è stato anche Napoli-Villareal, altra sconfitta - seppur di misura.

Re Théoden, preso dallo sconforto - narrano sempre i testi apocrifi custoditi nel tempio segreto di Tolkien - decide quindi di creare un account su Twitter e indagare sul suo malcontento, sondando il sentiment degli uomini di Rohan.

Ebbene, dopo aver letto per ore, il suo malcontento cresce al punto tale da suonare repentinamente il corno di Helm Mandimartello. Radunata una grande fetta di tifosi del Napoli, si prepara quindi al suo discorso.

Dove sono il cavallo e il cavaliere? Dov'è il corno che suonava? Sono passati come la pioggia sulle montagne. Come il vento nei prati. I giorni sono calati a ovest dietro le colline, nell'Ombra. Come siamo giunti a questo?

Re Théoden, Il Signore degli Anelli, Le Due Torri (JRR Tolkien)

Nel bel mezzo della folla si fa spazio un uomo, un ramingo del sud (in realtà del nord, ndr), dai capelli lunghi e sguardo fiero: è Aragorn, figlio di Arathorn II, della stirpe dei Dúnedain.

Fratelli miei! Vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore!

Aragorn, Il Signore degli Anelli, Il Ritorno del Re (JRR Tolkien)

Aragorn è un uomo saggio. Non meno di Re Théoden, beninteso, ma sicuramente meno incline allo sconforto. Aragorn riesce a capire che quanto visto in Napoli-Lille 1-4 è soltanto momentaneo, frutto di una preparazione da poco terminata, della quale si conosce veramente poco poiché nessuno è stato presente con Spalletti durante il ritiro ad Antalya, in Turchia.

Perdere un'amichevole non è un dramma: lo dicono i trascorsi

Aragorn riesce a capire che all'appello mancavano comunque Zielinski, Kim, Olivera, Lozano e Anguissa, cioè i reduci dal Mondiale Qatar 2022.

Aragorn riesce a capire che, per quanto possa essere frustrante, si tratta di una amichevole contro una squadra si francese e non di certo la più forte, ma comunque avanti con la preparazione visto che, da quelle parti, il campionato ricomincia con una settimana di anticipo rispetto a quello di Rohan.

Aragorn è colui che vi sta scrivendo, invitandovi alla calma. A resistere, uomini del Sud. Perché, volendo tornare al ritiro estivo, le analogie sono tante. Per quelli con la memoria storica più corta, in estate il Napoli:

  • Ha pareggiato per 2-2 con l'Adama Demispor
  • Ha pareggiato col Maiorca per 1-1
  • Ha vinto col Girona per 3-1
  • Ha pareggiato con l'Espanyol per 0-0

Non ci sono state sconfitte, è vero, ma le compagini affrontate - oltre a essere di un livello decisamente più basso rispetto a Villareal e Lille - erano a parità di preparazione, che in questi periodi incide tantissimo

Dopo queste non brillantissime uscite estive, il Napoli ha letteralmente passeggiato su tutti (tranne Fiorentina e Lecce, le uniche squadre ad aver sottratto punti agli azzurri).

La verità è che Spalletti non deve darvi spiegazioni

Aragorn non riesce a immaginare Luciano Spalletti dopo la sconfitta col Lille. Non riesce a immaginarlo seduto nello spogliatoio, magari a mordicchiare la penna nervosamente, appuntandosi qualcosa su un foglio di carta. Qualcosa che poi dovrà utilizzare per giustificarsi con i tifosi.

La verità, anche se dura da digerire, è che Spalletti non deve dare conto ad alcun tifoso, non ha bisogno di doversi giustificare. Per professionisti del genere, contano le tabelle di marcia, i dati raccolti e analizzati, gli esperimenti che ha provato e sono riusciti o non riusciti. Contano i numeri, le statistiche. I compiti che sicuramente lui e il suo staff hanno fatto, stanno facendo e faranno in vista della ripresa del campionato.

Ci si potrebbe interrogare sulla condizione atletica, visibilmente appannata contro un Lille che invece correva al doppio della velocità, ma anche in questo caso: non si hanno elementi concreti per poterci mettere becco. Lecito essere preoccupati, meno essere affranti come Re Théoden poco prima della Battaglia al Fosso di Helm, dove fu necessario proprio l'intervento di Aragorn per destare il Re di Rohan dallo sconforto.

A tutti i Re Théoden assiepati all'interno del Fosso di Helm, amici o nemici che siano, la miglior risposta al vostro torpore ve l'ha data Re Théoden stesso.

Sì.. Il corno di Helm Mandimartello suonerà nel fosso, un' ultima volta! Fa' che questa sia l'ora in cui sguainiamo le spade insieme. Feroci atti sveglia, non per collera, non per rovina o la rossa aurora. Forza Eorlingas! Carica!

Re Théoden, Il Signore degli Anelli, Le Due Torri (JRR Tolkien)

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