Stamattina si è svolta l’attesissima prima conferenza stampa del 2023 di Luciano Spalletti che ha parlato a Castelvolturno prima della sfida del Meazza contro l’Inter.

Uno Spalletti che sembra non aver mai smesso di parlare, sempre molto ponderato nelle dichiarazioni e soprattutto mai banale nelle risposte.

I temi affrontati sono stati vari, come spesso accade in questi incontri con la stampa e l’allenatore di Certaldo ha spaziato molto nelle sue dichiarazioni.

Partendo dal campo si è soffermato su Rrahmani dicendo che "andrà giudicato nella prestazione" per capire come ha risposto a questo lungo periodo di inattività: parole assolutamente condivisibili che sembrano escluderlo dall’11 titolare di domani.

Ha detto di aver trovato una squadra in cui tutti stanno bene ed è un lusso, Milan docet) e che è pronta ad affrontare questa grande sfida.

Elogi per Kvaratskhelia "un valore aggiunto, in grado di gestirsi da solo".

Il clou della conferenza non sono state però le dichiarazioni di campo, ma quelle su altri temi che erano inevitabili dopo i vari scandali degli ultimi due mesi.

Spalletti ha iniziato con il commento alla designazione arbitrale rispondendo in modo deciso per evitare di cadere in qualsiasi polemica, ma ha anche aggiunto in un momento successivo "Noi non pensiamo ai complotti, ma se in tanti e spesso parlate di queste cose, vuol dire che il sistema è migliorabile", dimostrando di essere garantista, ma non di avere il prosciutto sugli occhi.

La chiosa sui temi extra-campo è stata sui rapporti con la città di Napoli dove Spalletti ha forse terminato con la massima più incendiaria della conferenza odierna.

L’allenatore di Certaldo infatti ha prima detto "Per me le maglie dei calciatori non andrebbero ritirate" auspicandosi quindi che le altre società, Napoli incluso, rivedano la propria decisone

Ha poi terminato con una frase che ha fatto letteralmente impazzire Napoli col sottoscritto compreso: "La mia ossessione non è vincere lo scudetto, quella è la vostra. La mia ossessione è far impazzire di gioia questa città e farò di tutto per farlo perché mi sento napoletano anche io".

Insomma una chiusura col botto che galvanizza Napoli. E che speriamo domani galvanizzi i calciatori attesi a un crocevia della stagione azzurra di fenomenale importanza, ma non definitivo. In un senso come nell'altro.