Campi Flegrei: gli sfollati dovranno lasciare gli alberghi a fine aprile
Nessuna proroga e per molti nessun contributo per l'autonoma sistemazione è stato accreditato

Gli sfollati flegrei dopo il terremoto del 13 marzo tra tre giorni dovranno lasciare gli alberghi in cui sono stati sistemati dopo aver dovuto abbandonare le loro case.
Nessuna proroga, e per molti nessun contributo per l'autonoma sistemazione è stato accreditato.
È la paradossale vicenda che, mentre le isituzioni si affannano a mostrarsi intente ad affrontare la minaccia bradisismo che "incombe" sui Campi Flegrei, sta concretamente vedendo protagoniste circa 500 persone tra cui anziani e bambini.
Il 30 aprile finirà la convenzione con gli hotel accreditati e, al di là delle numerose promesse, non c'è stato a oggi un'azione concreta per evitare tanta incertezza.
È altamente probabile che queste persone restino negli alberghi in cui si trovano al momento, ma sorprende come non si riesca - e non è la prima volta, accadde per numerosi puteolani dopo il terremoto di maggio 2024 - a muoversi rapidamente per non arrivare allo scadere di una convenzione alberghiera.
Dal canto suo il Comune di Napoli, nelle interlocuzioni con gli attivissimi comitati di Bagnoli, ha assicurato che ci sarà un'ulteriore proroga di permanenza in albergo, con "in corso le interlocuzioni tra Comune e Regione in merito".
I responsabili Welfare di Palazzo San Giacomo stanno lavorando alle pratiche, operazione che - assicurano fonti interne - è "complessa" in quanto richiede interlocuzioni con il Servizio Sicurezza Abitativa per le ordinanze, con la Protezione Civile per gli esiti dei sopralluoghi, e polizia municipale per le notifiche.

Dal Comune e dalla Regione nessuna risposta alla Municipalità
Il guppo "Attiviamoci" della X Municipalità ha inviato una missiva al prefetto di Napoli Michele Di Bari, al governatore della Campania Vincenzo De Luca, e al sindaco Gaetano Manfredi, con oggetto "Richiesta aggiornamenti su erogazione del Contributo di Autonoma Sistemazione e proroga sistemazione alberghiera per i nuclei sfollati del quartiere Bagnoli".
La prima richiesta riguarda il Cas, il Contributo di Autonoma Sistemazione.
"A oggi - scrivono da Attiviamoci - numerosi nuclei familiari sfollati che hanno regolarmente presentato domanda per l’accesso al Cas non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione sull’esito della procedura, né informazioni certe circa i tempi di erogazione. Alla luce della scadenza della sistemazione alberghiera prevista per il 30 aprile, questa incertezza genera fortissima preoccupazione e instabilità tra i cittadini coinvolti. C'è poi il problema della proroga alberghiera. Alla data odierna - scrive il gruppo bagnolese - non è stata ancora ufficializzata alcuna proroga delle ospitalità in corso presso le strutture alberghiere. Si richiede con urgenza di sapere se e quando sarà formalmente comunicata una proroga, necessaria a tutelare le famiglie che non hanno potuto, per le ragioni già ampiamente espresse, accedere a una sistemazione alternativa".
È la seconda missiva sul tema che il gruppo di consiglieri municipali invia a Comune, Regione e Prefettura, ma a oggi non ha ricevuto alcuna risposta.
I cittadini si organizzano dal basso
Intanto i cittadini dell'area flegrea continuano a coordinarsi per chiedere risposte alla politica cittadina e nazionale.
"Domani mattina - fanno sapere i comitati bagnolesi, dando appuntamento alle 11.30 - saremo alla pedonale di viale Campi Flegrei per iniziare un'operazione di raccolta dati 'dal basso' sugli edifici del quartiere e sulle situazioni di emergenza dovute al bradisismo. invitiamo tutti a portare i documenti cartacei che avete ricevuto (diffide, schede, fogli volanti rilasciati dalla Municipalità)".
"L'obiettivo - spiegano - è quello di fare un po' di chiarezza e di poter portare all'incontro che avremo nei prossimi giorni con gli assessori prova evidente della confusione che stanno generando alcune documentazioni ambigue".