Il Napoli ormai è un Top Club
Osimhen molto probabilmente rinnoverà il contratto col Napoli. E lo farà col sorriso sulle labbra, a differenza dei racconti di questi giorni. Chi parlava (e parla ancora) di un nigeriano infelice, ha totalmente sbagliato valutazione. Sempre la stessa domanda sorge spontanea: incompetenza o malafede?
Il contratto tra il club di De Laurentiis e il 9 campione d'italia vedrà la clausola rescissoria che dovrebbe essere di 120-130 milioni di euro, esercitabile da club stranieri. Un trionfo. La punta più in voga del momento che resta a Napoli con rinnovo del contratto. Perché la gestione di De Laurentiis permette questo, e cioè quella di fare la voce grossa coi club più ricchi del mondo e rispedire al mittente offerte a 3 cifre.
Dettaglio molto diverso dal resto d'Europa. In Italia evitiamo di fare similitudini per non sparare sulla croce rossa. Ma anche all'estero tantissimi club anche top, ed è qui la novità, non possono far altro che accettare grosse somme e cedere i pezzi pregiati. A Napoli no. A Napoli si rifiutano 150 milioni perché se tanto offri per Victor non ti siedi nemmeno a tavola. Incredibile.
Per anni si è parlato di una sorta di parallelismo, di similitudine tra il Napoli e il Borussia Dortmund. Gestioni simili, risultati più o meno confrontabili (anche se il club tedesco ha disputato una finale di Champions, persa all'ultimo respiro contro i rivali storici di Monaco di Baviera) e politica societaria molto somigliante. Acquisti di giovani prospetti, crescita lavorativa economica, rivendita. Ma ci sono, oggi, due differenze nette tra i due club. Una riguarda proprio le cessioni, l'altra riguarda i calciatori più importanti degli ultimi 5 anni che hanno giocato nei rispettivi club: Victor Osimhen ed Erling Haaland.
Il primo punto è chiaro, molti calciatori del Borussia son passati ai rivali del Bayern, sono tanti gli esempi, rafforzando direttamente, e spesso a costo zero, i rossi di Monaco. Il Napoli invece, dopo la fuga di Gonzalo Higuain, ha totalmente cambiato strategia: si alle cessioni, ovviamente, ma non in Italia. Una scelta chiara, netta che non ha minimamente intaccato la competitività e le entrate del club neo campione d'Italia. Altra medaglia sul petto di De Laurentiis.
Il secondo punto è la palese dimostrazione della bontà del progetto del Napoli, ed è proprio in questo caso che si nota la netta differenza tra i due club. Il Borussia accettò solo 75 milioni dal Manchester City per l'attaccante più forte del mondo. Il Napoli non accetterebbe, oggi, 130 per uno dei primi 7 del mondo. Non conta nemmeno che Haaland, in terra tedesca, faceva più gol che presenze mentre Osimhen è stato devastante solo quest'anno. Dimostrazione che il Napoli crede nella visione aziendale, la sposa, la fa sua, la alimenta continuamente e raggiunge risultati. E soprattutto, sembra, mettere la freccia per sorpassare il club di Dortmund. Club di cui fino a ieri, forse, leggeva la targa.
Il rinnovo di Osimhen è una dimostrazione di forza senza precedenti a queste latitudini, spiazzando tutti gli addetti ai lavori che avrebbero scommesso cifre astronomiche per la cessione. Invece adesso, sempre gli stessi addetti, dovranno vedere (e raccontare, ma chiediamo troppo) di quella freccia che a tutta velocità sta superando i club più blasonati.