Gennaio, mese di buoni propositi: il Napoli atteso alla prova dei fatti
È il secondo giorno lavorativo di gennaio e dopo un Capodanno di gioia, la maggior parte delle persone torna a lavorare. I prossimi giorni vedranno comunque milioni di persone ancora a riposo per le feste, da martedì 7 poi tornerà la solita routine per milioni di persone in Italia e non solo.
Questo è il periodo dei buoni propositi, dove ogni persona cerca di stilare degli obiettivi da conseguire per l’anno solare appena iniziato. Spesso quest’ultimi diventano delle chimere, ma quantomeno le intenzioni sussistono sempre.
Cosa deve fare il Napoli
Per il Napoli, però, l’obiettivo del suo mese di gennaio deve essere quello di cercare di evitare che i propositi di Conte e del gruppo squadra siano una chimera. Gli azzurri, seguendo il loro condottiero, devono cercare di alzare il livello negli scontri di vertice.
Il mese di gennaio, infatti, ha in calendario quattro sfide: Fiorentina, Verona, Atalanta e Juventus. Due al Maradona e due fuori casa. Questo mese sarà un mese cruciale per le ambizioni del Napoli e si potrà capire se la lotta scudetto, a cui il Napoli è per ora assolutamente iscritto, è una chimera oppure può essere una solida realtà che accompagnerà gli azzurri fino a maggio.
Gennaio: perché è un mese molto indicativo per il Napoli
Perché tutto ciò? Analizzando il campionato del Napoli balza subito all’occhio un dato notevole: il Napoli ha vinto 13 gare su 14 contro le squadre che sono dalla settima posizione in giù; ne ha vinte addirittura tredici di fila dopo il pesante ko di Verona di agosto. Questo è un dato assolutamente notevole che ha reso possibile un campionato di alto livello del Napoli come è quello corrente. Il rovescio della medaglia è però una difficoltà negli scontri diretti contro le prime sei della classe. Il Napoli ha finora raccolto 2 punti in 4 gare contro Atalanta, Inter, Juventus e Lazio. Questo è il limite del Napoli attuale. In tal senso le due principali rivali azzurre hanno fatto meglio. L’Inter ha conquistato 8 punti su 12 disponibili. L’Atalanta ne ha conquistati 7 su 12. Il Napoli solamente 2 su 12.
Gennaio, però, come detto in precedenza, è il mese dei propositi che però possono diventare realtà: il Napoli sfiderà tre delle prime sei dell'attuale campionato e deve, se vuole lottare per lo scudetto, invertire subito la rotta. Ovviamente sarebbe auspicabile vincerle tutte, ma sappiamo bene quanto sia quasi impossibile, ma in questi tre “big match” il Napoli deve conquistare almeno 4 punti per avere velleità di scudetto (oltre a battere il Verona in casa, si intende). In questo mese si potrà capire di più sul futuro del campionato azzurro: se ci si avvierà ad un girone di ritorno con la sola qualificazione Champions da centrare (il Napoli ha un vantaggio di 9 punti sulla Fiorentina quinta che sfiderà domami) oppure se già al primo anno Conte ed i suoi uomini proveranno subito a centrare il colpo grosso, che sarebbe un'impresa straordinaria. Vincere uno scudetto dopo un decimo posto non accade da ventisei anni (il Milan di Zaccheroni) e sarebbe un'impresa leggendaria ottenerla contro un'Inter sulla carta più forte del Napoli e contro un'Atalanta che è ormai una realtà consolidata. Chi scrive sarebbe contento anche se il Napoli arrivasse quarto senza lottare per il titolo in primavera, perché è consapevole che non è possibile ottenere i risultati in modo immediato. Ma il tifoso ha, per definizione, il diritto di sognare e la classifica dà tutte le carte per poterlo fare. Ed il Napoli è comunque una squadra che ha alcuni elementi per poterci credere. Serve però la prova del campo, che farà da giudice supremo. Conte ha reso il Napoli una squadra seria e credibile: il primo mese del 2025 ci dirà fino a che punto è arrivato il mister leccese.