Navigazione a vista
Solamente due giorni fa ribadii come fosse necessario fare presto perché il Napoli a pochi giorni dalla fine del mercato aveva alcune questioni irrisolte.
Due giorni dopo la situazione non solo è cambiata, ma è anche peggiorata visto che Gabri Veiga, a lungo corteggiato e che era atteso il 20 agosto a Roma per le visite mediche, è andato in Arabia Saudita, all’Ahli. La società araba ha infatti trovato l’accordo col calciatore prima e con il Celta poi, gli arabi sono tornati alla carica dopo il rifiuto avuto da Zielinski ed hanno soffiato al Napoli un importante obiettivo. Questa mossa sorprendente merita delle considerazioni rilevanti: innanzitutto il Napoli non è colpevole sul fatto che il giocatore è stato “soffiato” perché gli azzurri, come nessuna società europea, non può competere con i salari sauditi. E sono stati quindi calciatore e procuratore a cambiare le carte in tavola come dicevano sin dall’inizio Calemme e Moretto che parlavano di problemi tra il Napoli e la procura o è andata come abbiamo raccontato noi di Napoli Network durante quest’ultima camaleontica settimana?
Di sicuro non può esservi competizione quella tra club europei e club sauditi. Il Napoli è però colpevole, quello senza dubbio, di un altro “peccato”: di aver perso tempo.
Andiamo a ritroso: il Napoli è sicuro di qualificarsi alla prossima Champions League il 30 aprile, un mese prima rispetto al resto della concorrenza. Esplodono i casi Giuntoli e Spalletti che fanno perdere tempo, questo sicuramente va detto, ma c’era comunque un margine temporale immenso per cercare di programmare le cose per bene. Ed invece le cose non sono andate così perché al 24 agosto i colpi sono stati Cajuste e soprattutto Natan in sostituzione di Kim. La speranza è che il brasiliano sia una pedina valida perché lo scouting azzurro rimane di primo livello, ma è sicuramente una seconda/terza scelta perché è un giocatore che è costato dieci milioni e viene dal campionato brasiliano arrivato il 7 agosto; un profilo simile, fosse stata una prima scelta, sarebbe dovuto arrivare entro il 25 luglio, ovvero una settimana dalla cessione di Kim al Bayern.
Questa scelta unita poi al tempo perso per Veiga dimostra il fatto di come il Napoli sia una società in confusione, cosa tra l’altro che raramente è successa alla società di Aurelio De Laurentiis: vincenti o meno quasi tutte le scelte del Napoli nel corso del tempo sono state calibrate e decise con mesi di anticipo. In questo mercato, invece, si è avuto la sensazione di navigare a vista, con scelte improvvisate ed una serie di rifiuti ricevuti (Danso,Veiga) quando il club avrebbe dovuto registrare il suo massimo storico dell’ appeal.
Mancano otto giorni e qualche ora alla fine del mercato, ed il Napoli deve fare almeno un’altra operazione in entrata ( che deve essere di livello) oltre che cercare di piazzare alcuni esuberi come Demme. Oltre a questo deve soprattutto cercare di risolvere le due situazioni spinose come quelle di Osimhen e Zielinski che devono rinnovare per forza a questo punto perché diversamente significherebbe darsi ancor di più la zappa sui piedi. Insomma c’è tanto da fare ed il tempo stringe: i giudizi definitivi saranno dati il 2/9, ma la sensazione è che il Napoli non sappia bene cosa fare. Ed un’altra cosa veritiera è che il Napoli al 24 di agosto si è sicuramente indebolito: questo nell’anno dello scudetto è davvero difficile da digerire.