Bruno D'Urso, ex Giudice Sportivo ed ex Procuratore Federale dell'Ufficio Indagini della FIGC, ha parlato del caso Acerbi-Juan Jesus ai microfoni di RadioMarte:

"Cosa fara la Procura della FIGC, ora che il Giudice Sportivo ha chiesto un supplemento di indagine? Avvierà un procedimento di accertamento dei fatti. La decisione scaturisce da un referto arbitrale che si è limitato a riportare cosa sarebbe successo attraverso le parole di Jesus. Se l'arbitro avesse sentito personalmente la fase attribuita ad Acerbi, non ci sarebbe stato supplemento istruttorio. È evidente che l'arbitro La Penna abbia riferito d'essere stato informato dal giocatore napoletano, senza aver sentito direttamente le affermazioni di Acerbi. Diversamente, il Giudice si sarebbe esposto aa pericoli di censura, in caso di una decisione basata solo su quanto visto in campo, dove Acerbi parlava con la mano poggiata sulla spalla di Juan Jesus, che mal percepiva il suo comportamento".

Sul comportamento di Acerbi

"Acerbi ha capito d'essersi lasciato andare un po' troppo. Acerbi, che si ritiene 'bianco', partecipa ad una macchina fatta funzionare da tante persone che non hanno il colore della sua pelle. Per un attimo, ha perso il controllo e la maschera, questo calciatore, che in passato ha avuto anche problemi gravi di salute...

C'è delusione, ma non è la punta di un iceberg, solo un'eccezione che conferma la regola: i giocatori, tra loro, si distinguono solo per il modo di giocare, non per il colore della pelle. Dispiace per Acerbi, che sarà stato anche mal consigliato".

Sulla possibile squalifica

"Previsioni sulla squalificaAlmeno dieci giornate, per dare un segnale. Potrebbero essere anche quindici? Dipende da come si comporteranno Acerbi e il suo difensore: se continuano a negare il fatto, potrebbero avere una pensa superiore.

La Procura andrà a risentire i diretti interessati? Le fonti di prova sono Jesus, l'arbitro ed eventuali immagini. La cosa che più mi ha dato fastidio è stata l'arroganza di Acerbi che manteneva Jesus per il braccio, con una dimostrazione di presunto potere sull'avversario. È una brutta storia, la miglior risposta l'ha data Spalletti, escludendo il suo giocatore dalla Nazionale".