Napoli, la storiella del monte ingaggi basso è una cazzata
Ad ogni cessione importante parte il refrain di chi, per pigrizia o ignoranza, incolpa De Laurentiis di tenere il monte ingaggi basso. La realtà è però un'altra.

Ogni qualvolta il Napoli deve far fronte a una cessione importante, come sta succedendo in questo momento con Kvaratskhelia al PSG, riecco che escono fuori quei tifosi che, per pigrizia o ignoranza, tirano fuori sempre lo stesso refrain sul monte ingaggi e su quanto De Laurentiis sia cattivo a non “alzarlo”.
Come se si trattasse di caramelle, ignorando il fatto che una società di calcio è innanzitutto un'azienda e nessuna azienda al mondo ha come scopo quello di alzare i costi a fronte delle entrate. Ma andiamo per gradi.
L'incidenza del monte ingaggi sul fatturato e sui costi
Quando si parla di monte ingaggi, si fa spesso l'errore di estrapolare un valore dal contesto in cui esso deve necessariamente essere calato, cioè il fatturato. Se si prendono come riferimento il monte ingaggi del Napoli e quello dell'Inter, è facilissimo poter dire che esiste uno scarto di una quarantina di milioni.
Il discorso cambia quando tale numero viene contestualizzato a dovere: l'incidenza di tale valore, e cioè l'impatto che ha sul fatturato, è pressoché lo stesso per entrambe le società (23,42% per il Napoli, 26,11% per l'Inter). Sempre in percentuale, nel 2023/2024 ha speso di più il Napoli in ingaggi rispetto all'Atalanta e al Milan. Ciò vuol dire che, in percentuale, il monte ingaggi tra le due società è grosso modo uguale, allineato a quelle che sono le disponibilità economiche in possesso del club.
Squadra | Fatturato 2024* | Monte Ingaggi 2023/2024* | Incidenza |
---|---|---|---|
Napoli | 382,2 | 89,56 | 23,42% |
Atalanta | 242,1 | 47,89 | 19,78% |
Inter | 473,2 | 123,59 | 26,11% |
Milan | 456,0 | 90,56 | 19,85% |
Juventus | 394,5 | 125,62 | 31,84% |
Lazio | 195,5 | 76,51 | 39,13% |
Roma | 301,7 | 107,29 | 35,56% |
*Dati in milioni di euro. Fonte dati: Calcio e Finanza e Capology.
Nella fattispecie, il 23,42% degli introiti del Napoli vengono “spesi” (permettetemi di essere quanto più semplice è possibile, ndr) per pagare gli stipendi ai calciatori. A parte Inter, Lazio e Roma, i valori dei rimanenti top team è similare, ciò significa che non è assolutamente vero che il Napoli ha un monte ingaggi basso, ma anzi, è livellato con le concorrenti.

Nel 2025, gli stipendi del Napoli saranno i “più pesanti” in Serie A
Ma cosa intendono alcuni con “alzare il monte ingaggi”? Da sola, questa espressione non significa alcunché. Intendono forse che il Napoli deve andare in passivo col bilancio? E questo è già successo, soprattutto negli ultimi anni.
Quando? Nelle stagioni 2019-2020 (fatturato 274,7 milioni di euro, monte ingaggi del Napoli salì a 112,1 milioni, incidenza per oltre il 40%), 2020-2021 (fatturato 228,1 milioni di euro, monte ingaggi 134,7 milioni di euro, incidenza per oltre il 59%), 2021-2022 (fatturato 175, 9 milioni di euro, monte ingaggi 109,7 milioni di euro, incidenza per oltre il 62%).
Quest'anno, il valore complessivo degli stipendi del Napoli è pari a circa 96,3 milioni di euro (prima del calciomercato invernale). E, volendo prevedere un fatturato inferiore ai 200 milioni di euro a causa della stagione senza coppe, l'incidenza degli stipendi elargiti ai calciatori si aggirerebbe intorno al 50% sugli introiti. Se poi ci aggiungiamo anche il costo di Antonio Conte e il suo staff, decisamente più costoso…
Insomma, con ogni probabilità - e per averne conferma dovremo aspettare per forza i bilanci 2025 - nessuna altra squadra di vertice in Serie A avrà, in percentuale, un monte ingaggi più pesante di quello del Napoli. E questo è un fatto corroborato dai numeri, non una semplice opinione. Con buona pace della pigrizia e dell'ignoranza.