La conferenza di Mazzarri per Napoli-Genoa
Dal Konami Training Center di Castel Volturno, il tecnico del Napoli Walter Mazzarri ha parlato alla vigilia del match tra gli azzurri ed il Genoa, in programma sabato 17 febbraio alle ore 15:00.
Sul prosieguo del campionato
"Non ho mai fatto tabelle in vita mia, c'è solo da pensare di vincere tante partite. Abbiamo 15 gare di campionato e 2 di Champions. Avendo tutta la rosa a disposizione, è chiaro che siamo più fiduciosi di conquistare vittorie. Si può tentare, senza fare tabelle, di arrivare più in alto possibile. Sette punti sono tanti, ma dipende anche da noi. Tante avversarie dovranno venire a Napoli, abbiamo un pubblico eccezionale e proveremo fino alla fine a provare ciò che non siamo riusciti a fare fino a questo momento".
Su Osimhen
"Con Osimhen ho un contatto continuo. Ci parlerò e vedremo se sarà disponibile per domani. Vediamo come sta. Negli ultimi giorni ha fatto il giro del mondo. Lui ha fatto tante partite e sarà stanco, ieri ha fatto un lungo volo e credo che possa anche non essere in condizione. Ci parlerò. Poi c'è da dire che ci sono calciatori importanti che sono qui e si allenano per bene. Dovrò valutare".
Sul modulo
"Spesso, per non dare vantaggi agli avversari, tanti allenatori riescono a cambiare modulo. Se ricordate, nell'ultima conferenza ho detto che sono riuscito a far assimilare tre moduli: 3-4-3, 4-3-3 e 3-5-2. Mi avete chiesto tutti che Kvara aveva più difficoltà a smarcarsi perché su di lui andavano tre persone alla volta. Gli ho cambiato la posizione con risultati ottimi. A Milano gli è mancato solo il gol.
Dato che la squadra ha assimilato tre moduli è un vantaggio cambiare in corso d'opera se i ragazzi sono pronti per farlo. Sulle ultime prestazioni credo che con il Milan avevamo fatto un'ottima partita e non meritavamo di perdere, sia con il primo modulo che con il secondo modulo".
Sul quarto posto
"Come si recuperano 7 punti? Ovviamente vincendo le partite e sperando che le altre non facciano altrettanto. L'Atalanta dovrà venire al Maradona, così come il Bologna. È possibile fare qualche risultato eclatante fuori casa. Con 45 punti è possibile recuperarne 7. Poi sarò con voi qui nel dire se ci siamo riusciti o meno.
Di sicuro faremo di tutto per arrivare quarti. Questo è ciò che dico serenamente. Siamo in grado di poterci provare e questo non vuol dire riuscirci. I ragazzi devono saperlo e anche loro devono assumersi la responsabilità, come faccio io".
Sul morale della squadra
"I ragazzi soffrono molto di questa situazione, poi non sono nella testa di ognuno. Alcune partite le abbiamo sbagliate, forse l'unica davvero sbagliata è stata quella di Torino e ho chiesto scusa. Per il resto ce le siamo giocate e hanno prevalso gli episodi più che tutto il resto".
Poi un appello ai tifosi
"Il Genoa ha calciatori importanti. Sarà una partita delicata e difficile. Fino a questo momento, con le squadre di un certo livello di classifica siamo riusciti, soffrendo, a farle nostre. Sono venuto per fare un appello al pubblico che con me è stato sempre eccezionale: domani devono darci una mano per 95 minuti perché prevedo una partita molto difficile. Pensiamo partita dopo partita. Abbiamo un calendario che sembra, sulla carta, alla portata. Questa è l'onesta verità".
Sulle critiche
"Capisco che ci sono persone un po' depresse che sono state nel calcio che non riescono a rientrare. Ci sono delle critiche che prendo in considerazione e altre che non leggo proprio perché capisco tante situazioni. Sono concentrato di vedere se riesco a far rendere meglio questi ragazzi, del resto non mi interessa nulla".
Su Traoré
"Traoré non era in condizione di giocare, adesso sembra che sia arrivato a un minutaggio decente. È arrivato il momento di provarlo, anche se non ha i novanta minuti. Voglio recuperarlo perché potrà servirci".
Sulla fase offensiva
"A me garberebbe rivedere insieme le partite come faccio io che spesso le fermo per analizzarle. Da quando sono arrivato c'è stato un processo in cui la squadra prendeva tanti gol. La prima cosa che ho cercato di fare a Bergamo è stata quella di impostare una squadra compressa, in modo da non subìre tante ripartenze e ci siamo riusciti.
Con le squadre di medio-bassa classifica abbiamo creato tante palle gol, come fatto a Monza. In alcune partite bisogna migliorare, come a Milano dove non siamo stati bravi nel riempire l'area. In altri incontri abbiamo creato senza finalizzare. Questo dipende dalla lucidità. Quando un calciatore arriva davanti alla porta e non segna, vuol dire che ci arriva meno lucido. Spero che nelle prossime partite saremo più cinici".
Su Meret
"Su Meret devo parlare con il preparatore dei portieri. Si è allenato regolarmente fino a oggi. In base a cosa vedrò, deciderò se farlo partire subito o meno".
Su Natan
"Natan è stato due mesi fermo. Sono convinto che è già a buon punto ed è pronto a rientrare. Poi vediamo se farlo giocare dall'inizio o meno".
Su Lindstrom
"Lindstrom? Se lo faccio giocare a chi devo togliere? Il suo ruolo è lo stesso di Kvara. Quando l'ho fatto giocare dall'altra parte ho visto poche cose. È un calciatore che deve trovare una dimensione precisa con il Napoli. Siccome c'è Kvara non è facile che possa sostituirlo, quindi sto cercando di metterlo nei posti dove può fare bene. Ultimamente l'ho sempre utilizzato".
Sul confronto con il Napoli di Spalletti
"Alcuni amici mi hanno detto che prima di prendere gol a Milano c'era entusiasmo. Poi si è preso quel brutto gol e tutti cominciavano a cambiare giudizi. A parte Torino, non ho mai visto male la squadra. Non siamo stati bravi e fortunati a ottenere 4 o 5 punti in più. Il mio Napoli ha cercato di fare le cose più vicine possibili rispetto a quelle dell'anno scorso. Bisognerebbe smetterla di fare confronti con la passata stagione, pensare a ciò che vediamo e fare delle critiche".
Sul match
"La prima cosa che dirò ai calciatori è che domani c'è una squadra ostica. A Milano ho visto un tifo assanato perché tutti vogliono fare l'impresa contro i campioni d'Italia. Si pensa solo al Genoa, del Barcellona non ho mai parlato con nessuno. Più di questo non posso fare. In questo momento credo che si rendano conto che stiamo facendo meno punti e che col Genoa non si può sbagliare".
Su Zielinski
"È un ragazzo straordinario, ma c'è da capire come sta con la testa. Se è già proiettato da un'altra parte è chiaro che non può essere concentrato come negli anni precedenti. Saremo noi a valutarlo di volta in volta".
Poi paragona le caratteristiche del polacco a quelle di Traoré
"Ricordo Traoré quando era un ragazzino all'Empoli, conosco tutta la sua storia. Al Sassuolo ha fatto un salto di qualità, poi all'estero giocava poco. Come caratteristiche è una mezzala sinistra, tipo il ruolo di Zielinski. Mi ricordo che può essere anche trequartista dietro la seconda punta.
Se facessimo il 4-2-3-1, lui sta dietro alla prima punta. Con Spalletti il Napoli giocava con Zielinski, Anguissa e Lobotka. Traoré dovrebbe essere quello più vicino a Zielinski ed Elmas come caratteristiche. Nei meccanismi difensivi è meno adatto rispetto a Lobotka e Anguissa".