Milan-Napoli: formazioni e analisi tattica del match
Serata emozionante allo stadio Giuseppe Meazza, dove Milan e Napoli si affrontano in una sfida che può indirizzare la loro stagione in un senso o nell'altro
Serata emozionante allo stadio Giuseppe Meazza, dove Milan e Napoli si affrontano in una sfida che può indirizzare la loro stagione in un senso o nell'altro. I rossoneri tornano in campo dopo la pausa forzata vissuta nel week end, avendo visto rinviata la loro partita contro il Bologna a causa del maltempo. Dall'altra parte, il Napoli arriva da una vittoria importante contro il Lecce e cercherà di rinforzare ulteriormente la leadership della classifica ottenendo un risultato positivo.
Milan-Napoli: le probabili formazioni
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Thiaw, Pavlovic (Tomori), Terracciano; Fofana, Loftus-Cheek; Chukwueze, Pulisic, Okafor (Leao); Morata. All. Fonseca.
Il Milan dovrà fare a meno di Reijnders e Theo Hernandez, out anche Gabbia per un risentimento muscolare rimediato nell’allenamento di domenica. Per sostituirli, pronti Loftus-Cheek, Terracciano e Pavlovic, che sembra in vantaggio su Tomori. Fuori anche Abraham e Jovic. Possibile esclusione per Leao: pronto Okafor al suo posto. Queste sono le ultimissime indiscrezioni trapelate in queste ore, da capire se saranno frutto di pretattica o meno.
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Gilmour, McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia. All. Conte.
Pochi cambi in casa Napoli. Le novità rispetto alla gara contro il Lecce riguarderanno solo l'attacco, con il ritorno di Politano e Kvaratskhelia a supporto di Romelu Lukaku. Lobotka non sarà della partita; lo slovacco è in ripresa ma non si vogliono affrettare i tempi. L’alternativa esiste, è di grande qualità, e gode della massima stima di Antonio Conte. Parliamo di Billy Gilmour.
MIlan-Napoli: la fase di possesso di Fonseca
Il Milan di Paulo Fonseca è una squadra che ha mostrato grandi variazioni dal punto di vista tattico in questo inizio di stagione. L'ibrido tra i moduli 4-3-3 e 4-2-3-1 consente di avere una certa flessibilità nella gestione degli attacchi offensivi. Nella fase di costruzione a quattro, i due mediani si abbassano davanti alla difesa, mentre la posizione di Pulisic diventa fondamentale, grazie al suo movimento dinamico da trequartista ed alla capacità di abbassarsi da mezzala. Quando lo statunitense si apre in fascia, inoltre, permette ad Emerson Royal di andare ad occupare lo spazio interno al campo. In alcune situazioni di gioco, il Milan decide di costruire anche a tre, soprattutto quando il terzino sinistro si porta in posizione più avanzata o interna al campo, quasi da mediano aggiunto. La costruzione del gioco parte sempre dal basso, con il portiere Maignan che ne è parte integrante, grazie alle sue ottime abilità con i piedi. Durante lo sviluppo dell’azione, gli attaccanti (soprattutto Morata) effettuano movimenti improvvisi di abbassamento della posizione con successivo riattacco degli spazi, mentre è chiaro che anche le corsie laterali rappresentano un’arma importante da poter sfruttare, vista la presenza di esterni velocissimi in rosa.
Milan-Napoli: come Conte ha preparato il match
In fase di non possesso, il Milan si difende con il 4-3-3 o anche 4-2-4. I rossoneri provano a pressare con intensità sulla prima costruzione avversaria, e lo fanno spesso in zona centrale, lasciando libere le zone esterne. I risultati non sempre sono efficaci. Per questo motivo i ragazzi di Conte dovranno essere rapidi nel muovere il pallone in costruzione, per mandare a vuoto le rincorse dei padroni di casa, utilizzando principalmente i terzini come via d’uscita, anche per costringere i mediani ad allargarsi dalla zona centrale a quella laterale. Far confluire il pressing rossonero tutto da un lato, inoltre, offre la possibilità di avere libertà dalla parte opposta: situazioni da sfruttare con i cambi lato. La posizione in campo e le caratteristiche di Gilmour potrebbero divenire fondamentali, qualora avesse la possibilità di prendere in mano la squadra cercando opzioni di passaggio interessanti per i compagni e permettendo di saltare la pressione.
Il Milan, con la sua linea di difesa molto alta con riferimento sul pallone, offre l’opportunità di sfruttare gli spazi alle spalle. Verticalizzare il gioco con pochi tocchi sarà cruciale. Vedremo probabilmente un mix di situazioni di gioco studiate ed utilizzate nel match contro il Como e nel secondo tempo di Empoli: movimenti di interscambi ed abbassamento della posizione per costringere gli avversari a lasciare zone scoperte da sfruttare con inserimenti improvvisi. I vari Thiaw, Pavlovic, Tomori, sono centrali molto aggressivi e che seguono spesso i loro riferimenti, per questo vanno attirati fuori posizione. Anguissa e Mc Tominay sono adatti a fare entrambe le cose, lo stesso Politano, a cui Conte ha chiesto anche di verticalizzare con il suo solito lancio improvviso. Ma tutti si attendono una prestazione di livello superiore da parte di Romelu Lukaku. La partita potrebbe essere consona alle sue caratteristiche in zona offensiva, ma non solo. Vedere l'attaccante belga meno statico, ma più attivo e mobile in zone di campo anche leggermente più basse, potrebbe apportare grossi benefici a tutta la manovra offensiva.
In fase difensiva, il Napoli dovrà adottare un approccio prudente per neutralizzare il potenziale offensivo del Milan. Mantenere un blocco non troppo alto eviterà di concedere spazi in profondità, dove gli attaccanti del Milan possono sfruttare la loro velocità. È fondamentale che i difensori siano in grado di riconoscere i movimenti a venire fuori dei giocatori del Milan e non si lascino ingannare da finte o movimenti improvvisi. Da attenzionare la posizione di Pulisic, giocatore che cerca sempre di non dare punti di riferimento agli avversari. Inoltre, la gestione delle fasce esterne sarà cruciale. I terzini e le ali offensive dovranno collaborare strettamente per limitare al minimo i duelli individuali con gli esterni rapidi del Milan.