Milan-Napoli: l’analisi degli avversari
Dopo la tanto faticosa, quanto fondamentale, vittoria allo scadere sul Verona al Maradona, per chiudere questa domenica di Serie A il Napoli farà visita al Milan, allo stadio San Siro alle ore 20.45. Il Milan arriva allo scontro diretto con 8 risultati utili consecutivi, la squadra di Pioli in casa ha collezionato 8 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte, l’ultima il 4 novembre 2023, da lì 6 risultati utili. La partita sarà una tappa fondamentale per la corsa Champions, con il Milan ben piazzato, con un occhio alla vetta, ed un Napoli che insegue, e che è ben consapevole che ogni passo falso, da qui a fine stagione, può essere fatale, “saranno sedici finali”, come ribadito anche dal tecnico azzurro, Walter Mazzarri.
I precedenti a San Siro in Serie A vedono i rossoneri avanti: 32 le vittorie a fronte di 26 pareggi e 17sconfitte; sono 26 anche per il Napoli i pareggi a Milano, che però ha vinto l’ultimo precedente nella stagione 2022/23 (1-2), il Milan che invece è chiamato a sfatare un vero e proprio tabù, infatti l’ultima vittoria interna è arrivata nella stagione 2014/15.
Milan-Napoli: le probabili formazioni
Milan (4231): Maignan; Calabria, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Adli, Bennacer; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud. All. Pioli
- Reijnders squalificato, al suo posto torna Bennacer
- Emergenza in difesa: out Tomori, Kalulu e Thiaw
- Anche Chukwueze ancora indisponibile, dato l’impegno in Coppa d’Africa
Napoli (3511): Gollini; Ostigard, Rrahmani, Juan Jesus; Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka, Zielinski, Mazzocchi; Kvaratskhelia, Simeone. All. Mazzarri
- Si torna alla difesa a tre: Ostigard Rrahmani e Juan Jesus la linea difensiva
- Squalificato Mario Rui, al suo posto Mazzocchi sulla sinistra
Milan-Napoli: cosa aspettarsi?
Andando ad analizzare l’andamento della squadra di Pioli, risalta immediatamente uno spiccato problema difensivo ed un attacco che, contrariamente, funziona, nonostante un Leao sottotono negli ultimi metri. Le cifre difensive sono preoccupanti, 1.2 gol subiti di media (27 totali), con un peggiorare nelle ultime uscite, con 7 reti incassate in 4 match giocati, ovviamente non si possono trascurare le numerose assenze, Tomori, Kalulu e Thiaw rappresentano infatti un pacchetto difensivo eterogeneo con caratteristiche ben precise, che oggi vengono a mancare, come la rapidità in campo aperto per gestire le transizioni avversarie o la fisicità negli uno vs uno.
Al netto di questo aspetto, Pioli e i suoi giocatori sono stati abili nel reggere - seppur soffrendo - una situazione di emergenza come questa, portando a casa partite che, stanno blindando sempre più una (finora) serena qualificazione in Champions League, senza sdegnare un occhio alla vetta della classifica.
Soffermiamoci infatti su quella che è la caratteristica che sta tenendo a galla il Milan in queste settimane: la fase di costruzione e la fase offensiva. Pioli costruisce con un 4231, che però si alza grazie ai due terzini che raggiungono la coppia di centrali davanti la difesa, arrivando sui 60m con il proprio baricentro, la squadra basa la propria costruzione su un lungo e manovrato possesso, in stagione i rossoneri contano circa il 56% di possesso di media, e tutti i giocatori (compresi i centrali difensivi) arrivano a toccare almeno 40 palloni di media, ed è proprio dai centrali che parte l’azione, scaricando sull’out di sinistra per Theo Hernandez, uno dei giocatori più determinanti nella metà campo offensiva, ed anche tra i più coinvolti, con 75.9 tocchi di media e gli 1.4 passaggi chiave di media, che vanno a sommarsi ai 2 assist e 3 gol realizzati finora.
La sua progressione è di fondamentale importanza, innanzitutto toglie pressione a Leao che può andare in uno vs uno, e quando il portoghese viene raddoppiato arriva la sovrapposizione di Theo che dal fondo rappresenta uno dei giocatori più pericolosi del nostro campionato; l’altro aspetto è quello del centrale in mezzo al campo, Reijnders (o Bennacer) giocando sull’out di sinistra sfruttano il raddoppio sul terzino francese per far girare palla in zona centrale con l’aiuto di Loftus-Cheek, che con un lavoro di ripiego scala tra i due centrali per dare superiorità sulla metà campo.
È proprio il numero 8 ad aver cambiato l’aspetto della squadra di Pioli in fase offensiva, la sua fisicità e lo strappo palla al piede ne fa un jolly offensivo difficilmente identificabile dagli avversari, non è un trequartista, non è una punta, ma si muove benissimo in ogni zona del campo, in mezzo al campo aggiungendo strappo ad una metà campo troppo statica, sulla trequarti si scambia spesso con Giroud, che completa come caratteristiche il giocatore inglese, aggiungendo quell’aspetto di costruzione che gli manca, il francese infatti conta 1.5 passaggi chiavi di media con appena 25 tocchi, il numero 8 al contrario sfrutta i movimenti incontro alla palla della punta, per muoversi senza palla e ricevere in profondità o portare via l’uomo agli esterni offensivi, la sua pericolosità in fase offensiva infatti è spiegata con questi numeri: 0.8 passaggi chiave di media, 5 gol e 1 assist, 35 tocchi, 1.3 conclusioni per partita, il tutto a sottolineare la spiccata dote senza palla e in rifinitura, ma le scarse capacità creative palla al piede, colmate dal numero 9.
Loftus-Cheek:
Giroud:
Il match si prospetta ad alta intensità, due squadre con evidenti problemi difensivi e con grandi individualità in avanti, il Milan sta meglio, è in fiducia visti gli ultimi risultati e nonostante le assenze cercherà di fare la partita dominando il possesso e il campo, da capire quale versione del Napoli scenderà in campo, quella rinunciataria dell’Olimpico, o quella propositiva vista nell’ultima apparizione. La sensazione è che in questo momento la prima opzione sia la più quotata, in uno stadio difficile contro una squadra così pericolosa offensivamente e fragile in fase difensiva, si proverà probabilmente a contenere forti della possibilità che prima o poi, in 95’, come dimostrato nei recenti match giocati dalla squadra di Pioli, l’opportunità arriverà.