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Ademola Lookman mostra la sua classica esultanza dopo un gol
Ademola Lookman

Sabato sera di grande calcio al Gewiss Stadium di Bergamo, dove si affronteranno Atalanta e Napoli. Una partita che, pur non essendo decisiva, potrebbe comunque incanalare in modo preciso e significativo il cammino delle due squadre verso i rispettivi obiettivi stagionali. Per gli azzurri sarà la prima partita dopo l'addio ufficiale di Kvaratskhelia al Psg; il club, tuttavia, ha già voltato pagina e si concentra esclusivamente sul presente. In attesa di eventuali sviluppi sul calciomercato, il tecnico Antonio Conte ha preparato la sfida nel miglior modo possibile, con l’obiettivo di regalare una grande soddisfazione ai tifosi partenopei che ieri si sono radunati numerosi per il saluto alla squadra prima della partenza per Bergamo.

Atalanta-Napoli: le probabili formazioni

Atalanta: Gasperini dovrà rinunciare, oltre a Kossounou, anche a Kolasinac (squalificato). Il terzetto difensivo sarà composto da Scalvini, Hien e Djimsiti. Bellanova (o Zappacosta) e Ruggeri sulle corsie esterne, con Ederson e De Roon in mezzo al campo, Pasalic alle spalle della coppia Lookman-De Keteleare. Retegui, salvo sorprese, dovrebbe partire ancora dalla panchina.

(3-4-1-2): Carnesecchi; Scalvini, Hien, Djimsiti; Bellanova (Zappacosta), De Roon, Ederson, Ruggeri; Pasalic; De Ketelaere, Lookman. All. Gasperini.

Philip Billing

Napoli: un solo cambio per Conte rispetto all'ultima sfida giocata con il Verona. Olivera torna regolarmente dal primo minuto. Spinazzola in panchina, Buongiorno ancora indisponibile. Prima convocazione per il nuovo acquisto Billing.

(4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Neres. All. Conte.

Atalanta-Napoli: l’analisi della partita

Rispetto alla partita d'andata, che vedeva un Napoli in piena fase di transizione tecnico-tattica, e con una condizione fisica non ancora ottimale, molte cose sono cambiate. Nella sfida giocata a novembre, i partenopei affrontarono un avversario al massimo della forma, soprattutto sotto il profilo fisico, che sfoderò un pressing intenso, raddoppi continui ed una superiorità evidente nei duelli individuali in ogni zona di campo che portarono meritamente alla vittoria. Attualmente, il Napoli si presenta a questa partita con una condizione generale molto diversa. La squadra ha superato brillantemente il percorso delineato ed ha migliorato le sue prestazioni sotto ogni aspetto: fisico, tecnico-tattico e mentale. L’intensità e l’organizzazione sono cresciute, con il gruppo che sembra essere sempre più solido e coeso intorno al suo tecnico. All’opposto, l’Atalanta, pur continuando ad esprimere un calcio di ottimo livello, certificato dai risultati sempre positivi, sembra essere in leggera flessione dal punto di vista fisico e con una condizione atletica non più al top come ad inizio stagione.

La partita si preannuncia sicuramente interessante e molto combattuta. Per il Napoli, sarà importante fornire una prova di alto livello in entrambe le fasi di gioco, sia difensiva che offensiva. Per quanto riguarda quest'ultima, le occasioni sicuramente non mancheranno, ma sarà cruciale riuscire a sfruttarle al meglio. La squadra dovrà prestare molta attenzione alla pulizia tecnica, in particolare durante la fase di prima costruzione di gioco, dove ogni passaggio dovrà risultare preciso e tempestivo. La velocità nelle giocate sarà un altro fattore determinante, così come un pizzico di coraggio per osare e superare la pressione alta dell'Atalanta che, come sempre, si presenterà con un pressing alto ed aggressivo, coinvolgendo anche 5-6 giocatori. Tuttavia, questa pressione può risultare a volte statica, con una certa prevedibilità. Gli azzurri, quindi, dovranno essere bravi a riconoscere queste situazioni ed a sfruttarle, con passaggi all'apparenza semplici ma ben calibrati tra le linee, in grado di rompere la rete di pressing bergamasca e ripartire in velocità.

Nella partita d'andata, il Napoli si schierò con una disposizione tattica molto concentrata in mezzo, con McTominay affiancato a Lukaku e Kvaratskhelia che spesso si inseriva centralmente. Questa scelta tattica finì per favorire l'Atalanta, che riuscì a difendersi in maniera molto efficace con una linea difensiva a cinque. La congestione nella zona centrale ridusse le opzioni di gioco per gli azzurri, che non riuscirono a creare il giusto flusso offensivo, permettendo agli ospiti di controllare meglio la partita. Rispetto a quella sfida, molto è cambiato nel Napoli di Conte. Oggi la squadra ha sviluppato soluzioni tattiche più efficaci: i famosi tagli e posizionamenti interni dei terzini, che sono diventati uno dei marchi di fabbrica, sono ora una risorsa fondamentale per scomporre le difese avversarie e creare superiorità numerica nelle zone più pericolose di campo. Inoltre, le mezzali, che pochi mesi fa non svolgevano ancora determinati movimenti, sono ora molto più dinamiche e pronte ad inserirsi in fase offensiva, contribuendo a dare maggior fluidità ed imprevedibilità al gioco. Questa evoluzione tattica sarà uno degli aspetti più importanti della partita di stasera: gli azzurri dovranno lavorare sul far muovere l'intero comparto bergamasco, attirandolo in pressione forte e svuotando la parte centrale di campo, per poi ripartire in contrattacco. Gasperini dovrebbe riproporre la carta Pasalic per schermare le giocate di Lobotka, come fatto all’andata con Gilmour, quindi Conte potrebbe pensare di abbassare la posizione dello slovacco in mezzo ai due centrali difensivi o utilizzare l’opzione del doppio mediano, in alcuni casi, con Di Lorenzo ed Olivera.

Il lavoro sia interno che esterno di Di Lorenzo e Olivera, la capacità di attaccare la profondità con velocisti come Neres e Politano, unitamente agli scambi ed agli abbassamenti di posizione studiati tra mezzali ed esterni, saranno importanti per cercare di scardinare la difesa dell'Atalanta. Questi movimenti, pensati per allargare le maglie difensive avversarie, permetteranno di creare spazi per sfruttare la giocata diretta su Lukaku. Dopo una prestazione non troppo brillante all’andata, il belga è cresciuto nel corso del tempo e ci si aspetta che possa essere maggiormente performante in questa sfida. Il suo lavoro da pivot potrebbe risultare funzionale per sviluppare le giocate offensive. Il duello con Hien, tuttavia, non sarà affatto facile, poiché quest'ultimo è un difensore molto forte e difficile da superare per tutti.

In fase di non possesso, la chiave sarà l’equilibrio tra attenzione difensiva ed aggressività, con una pressione mirata che non si traduca in disattenzioni o sbilanciamenti. La squadra dovrà essere compatta e sarà fondamentale che tutti i giocatori partecipino al lavoro difensivo, senza lasciare zone vulnerabili, in particolare quelle esterne dove i padroni di casa attaccano con frequenza. Tuttavia, grazie ad una condizione fisica in miglioramento notevole, servirà anche il coraggio di alzare il pressing, specialmente durante la fase di prima costruzione di gioco orobico, per schermare sul nascere le loro trame, forzando errori e recuperando palla in zone avanzate, dove potrebbero generarsi occasioni per colpire. Sotto il profilo dell’intensità e dei duelli potrebbe venire fuori una partita diversa rispetto a novembre.

Focalizzandoci su alcuni singoli calciatori, sempre in fase difensiva, la squadra dovrà essere particolarmente attenta al duo De Ketelaere-Lookman, che all'andata mise in grande difficoltà la difesa azzurra. Entrambi amano muoversi sulla trequarti per ricevere palla e puntare l'uomo, oppure cercare la profondità in modo improvviso. Di Lorenzo e Juan Jesus, loro marcatori abituali, dovranno fare una partita impeccabile sotto il profilo delle letture di gioco e degli anticipi. Attenzione massima anche su Retegui: l’attaccante della nazionale italiana è molto pericoloso, con un buon senso della posizione ed un’ottima capacità di finalizzazione soprattutto in area di rigore. L'Atalanta, come di consueto, attacca con grande intensità e crea superiorità sulle corsie laterali, sfruttando gli accoppiamenti. I braccetti si spingono molto in avanti lavorando in sinergia con l'esterno di centrocampo. Scalvini, in particolare, è noto per la sua capacità di attaccare sulla fascia destra fornendo ampiezza, mentre a sinistra, con l'assenza di Kolasinac, si potrebbe assistere ad una spinta minore da parte di Djimsiti, che non ha la stessa propensione offensiva del bosniaco. Gli inserimenti di Ederson sono un altro aspetto fondamentale da monitorare. Il centrocampista brasiliano sa inserirsi nei momenti giusti, sfruttando gli spazi che si creano, soprattutto quando Lookman o De Ketelaere abbassano il loro raggio d'azione. Lo stesso Pasalic rappresenta una minaccia costante in fase offensiva.


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