Correva l'anno 2023, il mese di Luglio e il signor Gabriele Gravina, detto il Signor G., ha appena tirato un sospiro di sollievo per aver salvaguardato il brand più importante della serie A. Probabilmente ebbro del successo ottenuto - per il bene del calcio italiano s'intende - si lascia andare ad un componimento, che riportiamo fedelmente:

"Gli arbitri rappresentano la spina dorsale del movimento calcistico italiano, ci teniamo a questa categoria che ha sempre dimostrato grande vitalità, ma soprattutto una grande coerenza nella capacità di ispirarsi a dei principi veri e ai valori del calcio che conta, che sono i valori etici del nostro movimento. Con questa eccellenza sfideremo qualsiasi tentativo di screditare i nostri arbitri, con noi non ci sarà mai dialogo con chi usa l'offesa verbale o l'aggressione sugli arbitri".

Il giubilo per il pericolo scampato dalla nostra Serie A era tanto e probabilmente il signor G. non ha tenuto a freno la lingua. Dunque, alle parole ha aggiunto la melodia, che suonava così:

"Abbiamo avviato con Dazn un progetto innovativo, saremo la prima federazione a mandare in onda l'audio legato agli episodi che sono stati oggetto di discussione. Vogliamo la massima trasparenza!"

Sentir parlare di trasparenza dal signor G. è un po' come sentir parlare di difesa dei diritti umani da parte degli Sceicchi Arabi, ma è andata proprio così. Chissà, forse avrà pensato che il primo episodio sul quali i clienti della spettacolare serie A avrebbero discusso sarebbe avvenuto ad autunno inoltrato, quando il campionato sarebbe entrato nel vivo ed i ricordi dell'estate seppelliti dal grigiore delle giornate novembrine.

E invece no. La musica stavolta si è fatta sentire molto presto, addirittura quand'è ancora agosto e tempo di grigliate, avviene uno degli errori più eclatanti da quando esiste il VAR, alla 2° giornata di serie A.

Il fatto che coinvolga la solita squadra – quella che ha ricevuto più correzioni VAR contro della storia delle Serie A – è puro caso. Il fatto che i media lo riterranno equiparabile ad un episodio più che dubbio dall'altra parte - più o meno come equiparare un furto di caramelle ad un sequestro di persona - è altresì metodologia a noi già nota, ma non ci interessa stavolta. Perché il punto, di domanda, è un altro.

Il punto oggi è: quando arrivano gli audio promessi dal signor G.?