Victor Osimhen: un'intervista fuori luogo

Nella settimana di Napoli - Milan, che racconterà le velleità del Napoli, Victor Osimhen, infortunatosi come sempre in nazionale, è stato ospite del suo amico Mario Balotelli in una intervista andata in onda su TvPlay, nella quale ha risposto a tante domande su vari temi. Domande che però non hanno toccato il Napoli, tranne quando il nigeriano ha parlato del suo compagno di reparto Kvaratskhelia.

“Chukuweze è uno dei talenti più puri del mondo nel suo ruolo. È normale avere difficoltà all’inizio, lui è però sulla strada giusta, prima o poi emergerà perché è forte”. Poi ancora:“Leao è incredibile, ha un talento sconfinato. Ci conosciamo, siamo amici perché entrambi veniamo dal Lille. È una stella, il calcio ha bisogno di lui”. Non finisce qui: “Il portiere più difficile a cui segnare nel calcio attuale è sicuramente Mike Maignan. È enorme, una montagna, difficile fare gol a lui, ma si muove poi benissimo, pur essendo grosso”.

Osimhen a TvPlay: un'intervista fuori luogo

Nei giorni che ci avvicinano a Napoli-Milan, alla fine dei quali capiremo le reali ambizioni degli azzurri guidati da un criticatissimo Rudi Garcia, il nove del Napoli esalta i rossoneri, in una sorta di compiacimento di cui veramente non se ne sentiva il bisogno. Immaginiamo Theo Hernandez, ospite della BoboTv, parlare di Matteo Politano in termini astronomici, di Kvaratskhelia come di un dio e di Di Lorenzo come il più difficile dirimpettaio della sua vita calcistica. Lo immaginiamo, infatti. Perché ciò non avverrà. Come giusto che sia. Nella settimana in cui i suoi compagni di squadra dovranno capire, e farci capire, cosa fare quest'anno, Victor se ne va sui canali social esaltando le gesta (?) altrui come fosse uno di loro. Così, giusto per motivarli un pó. Magari Leao e Maignan già ieri sera hanno visto l'intervista dopo le 3 pere rimediate al parco dei principi. Giusto un'oretta, come il tempo di volo da Parigi a Milano. Per automotivarsi.

Tanta concentrazione per il 9 partenopeo, proprio come l'anno scorso, in una fanfara a tinte rossonere fuori tempo massimo e totalmente fuori luogo. Nulla di strano, sia chiaro, se non fosse che questa è la settimana di Napoli - Milan, appunto. Un assist motivazionale di assoluto livello, ne prendiamo atto. Nemmeno Ibrahimovic (nome a caso, vero Pioli?) avrebbe potuto fare meglio per tempi e parole.

Dopo la stretta di mano estiva che annunciava il rinnovo, già pronto sul tavolo e anche accettato in prima battuta, e poi la sua fuga alle spalle di amici e procuratore, dopo il video TikTok e l'incidente diplomatico tra Napoli e Nigeria, dopo la contestazione al cambio di Bologna, si aggiunge l'intervista twitch.
Victor Osimhen dicesse al mondo quello che vuole fare. Lo dicesse con coraggio. Senza più nascondersi dietro la frase populista "Napoli per me è bla bla bla". Sinceramente non ne abbiamo bisogno e siamo anche, fortunatamente, abituati a salutare calciatori anche importanti. E anche perché quella frase l'abbiamo sentita così tante volte che conosciamo benissimo l'epilogo. Lo dica. Faccia presto. Così ci mettiamo l'anima in pace. Così come anche lui.