Nel corso della trasmissione Spazio Aperto by Napoli Network, è intervenuto il noto giornalista partenopeo Carlo Alvino, il quale, per un paio d'ore, ha risposto alle domande degli utenti collegati durante la diretta.

Di seguito, uno stralcio degli argomenti trattati.

Sulla Champions League e il sorteggio degli ottavi: "Il Napoli, per il cammino fatto in Champions e il girone straordinario che ha disputato, ha meritato di pescare l'Eintracht Francoforte per gli ottavi di finale. Partire favoriti, in Europa, per gli azzurri non è una abitudine: se si superano i tedeschi, si può arrivare in finale. Perché no?" Tuttavia, la Champions è un villaggio del divertimento. Godiamocela senza troppe pretese e pensieri. Se davvero superiamo gli ottavi, ci sarà modo di iniziare seriamente a divertirci. La bravura di Spalletti dovrà essere quella di gestire la pressione. Influenze sul campionato? Sinceramente non vedo come possano esserci problemi".

Sulla sosta e la ripresa del campionato: "È soltanto il Napoli che può perdere questo scudetto e non è una provocazione, ma un dato di fatto: lo hanno dimostrato queste quindici partite di campionato e cinque di coppa. L'anno scorso abbiamo vissuto sulla nostra pelle il rientro di calciatori dalla Coppa d'Africa. Lo ricordate Koulibaly? Nessuno ha preso in considerazione il fatto che i calciatori, al rientro dal mondiale Qatar 2022, dovranno riabituarsi al campionato, alle temperature fredde e rimettersi in condizione. Il Napoli è avvantaggiato sotto questo punto di vista, avendo soltanto cinque calciatori impegnati nella rassegna mondiale. Le avversarie ne hanno anche undici. Quando nelle trasmissioni mainstream fanno le valutazioni e parlano di crollo del Napoli dopo la sosta, dovrebbero fare analisi più approfondite e accurate. Nel 2022 gli azzurri sono primi in classifica per punti fatti e Spalletti è l'unico allenatore in Serie A ad aver gestito un periodo di pausa anologo durante la stagione invernale, quando allenava in Russia".

Sull'organico del Napoli: "I nuovi arrivati, come per esempio Kvaratskhelia o Kim, non hanno coscienza del recente passato e i veterani dello spogliatoio vogliono agevolare questa situazione di leggerezza. Spalletti è il leader di questo gruppo, non ci sono calciatori scontenti. Prendete Elmas, per esempio: nonostante la polemica di qualche tempo fa, entra in campo e sforna ottime prestazioni. Lobotka? Giocatore imprescindibile, Spalletti fa fatica a sostituirlo anche quando vinciamo 4-0. Stesso dicasi per Di Lorenzo. Demme? È lui l'alternativa a Lobotka, ma ha caratteristiche diverse. A gennaio non partirà, resta al 100%. Frattesi? Ottimo calciatore, ma non è un vice Lobotka. Prenderlo a gennaio sarebbe un'ulteriore dimostrazione di forza, ma credo sia un discorso da rimandare all'estate".

Sulla questione arbitrale: "Gli arbitri italiani sono scarsi, il pericolo che possano continuare a far danni è assolutamente reale. Speriamo ne facciano quanti meno possibile. Tuttavia, gli arbitraggi diventano determinanti nelle corse punto a punto, al momento il Napoli lo vedo più forte di tutte le rivali e si sta tenendo fuori dal chiacchiericcio. Le intercettazioni di Malagò? Sono di una gravità inaudita, dovrebbero aver squarciato l'omertà che avvolge il calcio, dedicare a questa questione titoli a nove colonne su tutti i giornali, anche quelli generalisti. E invece andrà tutto nel dimenticatoio, con Malagò che continuerà a essere il Presidente del CONI e Juventus e Roma che resteranno amiche di Lotito, mentre squadre come il Napoli, l'Atalanta, l'Udinese, che hanno i conti in regola, pagheranno i danni. De Laurentiis fa calcio così come lo si dovrebbe fare e gliene dicono di tutti i colori. In Serie A c'è concorrenza sleale a causa del doping finanziario. In Italia non esiste un organo di controllo che intervenga a garantire su questi argomenti. Immagino che Lotito, da neo senatore, avrà qualche vantaggio in più per sistemare le cose...".

Com'è l'umore del presidente al momento? "Il Presidente è al settimo cielo, la sta vivendo benissimo. Negli Stati Uniti ha ricevuto degli importanti attestati di stima da parte di personaggi influenti. Per lui, il Napoli è una piccola rivalsa personale rispetto alle aggressioni verbali e alla maleducazione ricevuti in estate. Nessun vero tifoso del Napoli può riconoscersi in questi atteggiamenti. La settimana prossima sarà a Roma per presentare, insieme alla Paramount, la serie Vita da Carlo, di Carlo Verdone".