Mentre Gollini effettua le visite mediche a Pineta Grande, alla presenza del Dott. Canonico con e la consulenza cardiologica e radiologica curata dai dottori Russo e Di Pietto, Sirigu è atteso alla clinica Fanfani di Firenze.

Ma non è solo l'immediato presente il leitmotiv del mercato azzurro.

Il Napoli continua la ricerca di un esterno offensivo in vista della prossima stagione con Lozano sempre più verso la cessione. In estate, c'è già stato un forte interesse degli azzurri per Noni Madueke del Psv. Il profilo piaceva tantissimo a Giuntoli che come sempre si era mosso in anticipo. Le uniche perplessità riguardavano il suo curriculum medico (troppi infortuni), ma sulle qualità tecniche, tattiche e mentali nessun dubbio.

L’operazione, ovviamente, era in previsione di giugno. La fortissima e inaspettata irruzione del Chelsea, però, ha sparigliato le carte in tavola. Offerta soddisfacente per gli olandesi, stipendio più alto per il calciatore, il fascino della Premier. Nulla da fare per il Napoli che, tuttavia, non si ferma a Madueke.

Risultano altre due trattative in corso per profili europei che non giocano in Italia. Ma la novità del giorno, inedita, è un’altra.

Cristiano Giuntoli ha avuto un colloquio informale con l’entourage di Ademola Lookman, vera rivelazione dell’Atalanta. Il Ds azzurro si è messo in fila in caso di eventuale cessione in estate. Il profilo di Lookman rientra perfettamente nei parametri societari: calciatore forte nel pieno della maturità, estremamente duttile (puo’ giocare sia a sinistra che a destra) e che conosce il calcio italiano. Anche lo stipendio risulta in linea con i parametri azzurri, ma l'Atalanta è bottega cara e non sarà facile spuntarla.

Nella testa di Giuntoli e Spalletti

Ma a prescindere dai nomi è interessante analizzare i profili dei calciatori attenzionati dal Napoli, al fine di comprendere le dinamiche che orienteranno le scelte future del club. Sia Madueke che Lookman, per tipologia, rappresentano una chiave di volta per l'assortimento del versante offensivo che Giuntoli vuole mettere in piedi. In questo momento, la rosa del Napoli, presenta due calciatori diversi tra loro, come Politano e il Messicano.

Il primo è un piede invertito, che si trova a suo agio nel venire in mezzo alle linee per armare il sinistro. Il secondo, destro naturale, è un vero e proprio incursore che per caratteristiche tende a ricercare l'uno contro uno per guadagnare il fondo. Entrambi, in ogni caso, hanno però dimostrato lacune dal punto di vista realizzativo. Ed è proprio su questo aspetto che il Napoli vuole intervenire.

I ritrovati equilibri del Napoli 22/23 spingono il club a cercare profili con attitudini meno spiccate in fase di costruzione della manovra, ma più incisivi in zona gol. Una riflessione che nasce alla luce dall'enorme adattamento alle interpretazioni tattiche dei due terzini, bravissimi a percepire le richieste di Spalletti, fino a divenire il vero segreto del successo di questo cammino fin qui perfetto.

Il supporto in fase di costruzione, non solo bassa, ma anche della manovra oltre la trequarti, sta convincendo l'area tecnica ad andare in questa direzione. Risulta dunque probabile che il tridente del prossimo anno possa prevedere un esterno alto destro che somigli più a una seconda punta.

E nel ragionamento generale rientra anche Kvaratskhelia, al quale sarà chiesto di venire più in mezzo al campo e andare a sviluppare, in partita, quelle attitudini che chi ha la fortuna di vedere durante la settimana, dal vivo, giura siano impressionanti e ancora inespresse.

L'impatto del georgiano è stato devastante. Ma nell'idea del Napoli, il prossimo anno, ampliando il suo raggio d'azione, lo sarà ancora di più. Ricordiamoci sempre che, anche se i numeri sembrano dire il contrario, questo è comunque un anno di studio per il ventunenne.

Il lavoro compiuto fin qui da Spalletti è fantastico. Ma non solo per la capacità di incidere nel presente. Il vero capolavoro Luciano lo sta compiendo pensando già da ora a come migliorare il Napoli. Per ora lo staff ha reputato che ci siano margini evidenti proprio in quella fetta di campo e su quella si sta concentrando.