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De Laurentiis e Osimhen firmano il prolungamento del contratto
De Laurentiis e Osimhen firmano il prolungamento del contratto

Negli ultimi giorni, il nome del Napoli è finito al centro dell’attenzione mediatica per la richiesta di rinvio a giudizio di Aurelio De Laurentiis e Andrea Chiavelli, rispettivamente presidente e amministratore delegato del club. L’accusa riguarda presunte irregolarità nei bilanci del 2019, 2020 e 2021, ma cosa significa questo per il Napoli dal punto di vista sportivo? Il club rischia una penalizzazione in classifica? (leggi qui un altro approfondimento: Cosa rischia il Napoli?)

La giustizia sportiva si è già espressa: il Napoli è stato assolto

Un aspetto fondamentale da sottolineare è che il Napoli è già stato giudicato e assolto dalla giustizia sportiva per i fatti in questione. La Procura Federale aveva analizzato la posizione del club nell’ambito delle indagini sulle plusvalenze fittizie, ma al termine del procedimento la società non ha ricevuto alcuna sanzione.

Giuseppe Chiné, Procura Federale FIGC
Giuseppe Chiné, Procura Federale FIGC

Questo significa che, salvo nuove prove o elementi che riaprano il caso, il Napoli non rischia alcuna penalizzazione in campionato. La giustizia sportiva segue regole diverse da quella ordinaria: se il club fosse stato ritenuto colpevole, le sanzioni sarebbero già arrivate.

Il procedimento penale e i possibili scenari

La richiesta di rinvio a giudizio per De Laurentiis e Chiavelli riguarda la sfera penale e coinvolge direttamente i dirigenti, non la società in sé. Sarà ora il GUP (Giudice per l’Udienza Preliminare) a decidere se accettare la richiesta della Procura e mandare i vertici del Napoli a processo o se archiviare il caso.

Anche nell’eventualità in cui si arrivasse a un processo e poi a una condanna, il Napoli non sarebbe automaticamente coinvolto dal punto di vista sportivo. Diverso sarebbe il caso se emergessero nuove prove che dimostrassero un impatto diretto delle irregolarità sul campionato o sull’iscrizione alle competizioni. Ma, al momento, non ci sono segnali in tal senso.

Se ci saranno sviluppi, si valuteranno con attenzione, ma ad oggi non c’è alcun rischio concreto di penalizzazioni o esclusioni da competizioni.


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