Dopo la sosta per gli impegni della Nazionale, riprende oggi il campionato di serie A con l'anticipo tra Verona e Napoli. Al Bentegodi ultima chiamata per Rudi Garcia il cui destino probabilmente è appeso ad un filo, o meglio, al risultato del match di oggi.

Troppi inciampi per gli azzurri alla nona di campionato, certamente il peggior Napoli degli ultimi anni e, soprattutto, il peggior modo di rappresentare una maglia con su cucito il tricolore. Le cause? Di certo non appartenenti ed imputabili solo al mister francese, ma anche ad un complessivo che, rispetto ai recenti trascorsi, non riesce ad esprimere un sano gioco competitivo, basato sugli stimoli e motivazioni.

Ciò nonostante, quella a cui abbiamo assistito oggi è stata l’ennesima dimostrazione che il Napoli, se vuole, può vincere senza difficoltà alcuna, a prescindere dalla vittima prescelta, del resto è quello a cui siamo stati abituati. Ed oggi l Napoli lo ha fatto senza il suo uomo migliore, Victor Osimhen, costretto ad un lungo stop per infortunio, rimediato con la sua Nazionale.

Per ripartire, Garcia non cambia modulo. Senza Osimhen il francese si affida a Raspadori. Stessa sorte anche per Cajuste al posto di Anguissa. Per cui gli undici rappresentanti sono: Meret come estremo difensore, Di Lorenzo, Rrahmani, Natan e Mario Rui a coprile la linea di difesa, Cajuste, Lobotka e Zielinski  a centrocampo con Politano, Raspadori e Kvaratskhelia in attacco.

Baroni, invece, propone il 3-4-2-1 con Montipò  tra i pali, Amione, Dawidowicz, Magnani in difesa; Faraoni, Hongla, Serdar e Doig sulla linea di centrocampo; Ngonge, Folorunsho dietro Djuric in attacco.

Un inizio di partita di grande intensità da parte dei padroni di casa, più volte pericolosa in area di rigore. Al contempo, evidenti le difficoltà di copertura degli uomini di Garcia. Ma è comunque il Napoli ad essere più motivato. All’8’ ci prova Raspadori ad invertire la tendenza, ma trova pronto Montipò.

Al 14esimo gran tiro di Politano dalla distanza, ma Montipò è ancora pronto a deviare in angolo. Gran parata anche sul piazzato di Raspadori al 22esimo dai trenta metri.

Al 26esimo il Napoli passa in vantaggio. Politano raccogli in area un assist di Raspadori, che di piatto sinistro mette in rete. 1 a 0 per il Napoli e Garcia sorride. Dopo un minuto, occasionissima anche per Cajuste che, da solo, scarica la palla sul portiere, sprecando l’occasione del raddoppio.

Un primo segnale di razione da parte dei padroni di casa arriva al 37esimo, ma il tiro di Serdar, da fuori area, va oltre la traversa.

Al 43esimo il Napoli raddoppia. Politano trova libero Kvaratskhelia che dribla il difensore gialloblu e piazza la palla in rete. 2 a 0 e gli azzurri che vanno al riposo col doppio vantaggio.

Un primo tempo caratterizzato da un Napoli autoritario che, nonostante i primissimi minuti di difficoltà, è riuscito a gestire il possesso con costanza. Il Verona, invece si è trovato costretto a subire la supremazia azzurra.

La ripresa è speculare al primo tempo. Il Verona parte forse ma è sempre il Napoli a dettare legge. Al 51esimo Politano pesca il georgiano al limite dell’area che si coordina col mancino ma il suo rito va oltre la traversa.

Al 55esimo è ancora Kvaratskhelia!  E’ sempre Politano a mandare in porta il compagno con un’apertura a campo aperto. Piatto preciso del georgiano che realizza la sua prima doppietta di questo campionato. Napoli 3 Verona 0!

Trascorrono 5 minuti e il Verona accorcia le distanze con Darko Lazovic grazie ad un errore difensivo. 1 a 3 ed è palla a centro. Un gol che dà coraggio ai padroni di casa che, in più occasioni vanno vicino alla seconda rete; è Meret a dire no all’attacco gialloblu.

Al 74esimo ci prova Simeone, subentrato a Raspadori, ad escludere l’impensabile, ma il suo rito fa la barba al palo.

Un secondo tempo certamente più equilibrato, con tante occasioni da entrambe le parti. Il Verona sicuramente è stato più propositivo rispetto alla prima frazione di gioco, ma a dire più volte di no ai padroni di casa è stato un Meret semplicemente superlativo.

Finisce il match con Garcia che ritrova i punti ed il sorriso e, con lui, anche squadra e  tifosi. Ora è necessaria la continuità nei risultati per sperare di colmare li gap con le prime in classifica. Nel frattempo, occhi puntati questa sera su Torino-Inter e, domani, su Juve-Milan per recuperare qualche punto.