Siani e Pieraccioni a Napoli: "C'è sintonia già ci hanno chiesto un altro film"
Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni a Napoli per promuovere "Io e te dobbiamo parlare" il loro nuovo film
“Quando mi ha telefonato Alessandro Siani e mi ha conquistato subito dicendo, senti, ma al di là delle cose che facciamo singolarmente, ma ci vogliamo divertire davvero insieme? Questo è stato un invito al quale nessuno potrebbe dire di no, c'eravamo conosciuti nel 2018, c'eravamo annusati, avevamo capito perfettamente che si veniva dallo stesso ambiente che è il cabaret, che è il teatro comico, che è la volontà di mettere in un film più di quello che si inserisce nei numeri di cabaret. non è solo il divertimento del set è il divertimento d'aver pensato una cosa dichiarandola per quello che è, questo è un film per famiglie, si rifà a quella tradizione leggera e leggiadra” racconta Leonardo Pieraccioni che è a Napoli insieme ad Alessandro Siani per promuovere Io e te dobbiamo parlare, il loro primo film girato insieme che li ha portati entrambi ad Ancona.
La direzione è affidata ad Alessandro Siani che ha convinto subito Pieraccioni a dedicarsi solo alla recitazione e alla scrittura di questa commedia pura (Pieraccioni ha collaborato alla sceneggiatura con Siani e Gianluca Bernardini). Da circa sei anni entrambi avevano intenzione di lavorare insieme ma è sempre mancato il progetto giusto finché Siani non avuto in mente la storia di questi due poliziotti, Antonio e Pieraldo che, certo non hanno l’acume di Montalbano e Ricciardi, fino a quando, incredibilmente, non dovranno affrontare un vero crimine, un caso molto intricato e rischioso che, fra sfide contro il tempo e colpi di scena, cambierà la loro vita per sempre.
Una coppia sorprendente anche perché sia Siani che Pieraccioni trovano un equilibrio tra le loro dimensioni comiche e i loro precedenti film, dove nessuno dei due non sovrasta l’altro ma vanno a unisono verso una strada inesplorata cimentandosi in qualcosa di inedito per entrambi solo per far divertire lo spettatore. Non si gira né in Campania né in Toscana ma si va ad Ancona, giocando tutti e due fuori casa e giocano con la commedia poliziesca dove si affronta anche la commedia della famiglia allargata.
I nostri eroi per caso non sono costretti a lavorare insieme benché all’inizio non garbi a nessuno dei due ma a loro modo condividono anche la vita familiare visto che l’ex moglie e madre della figlia di Antonio è ora la compagna di Pieraldo.
Ecco che, sullo sfondo, salta il tema dei rapporti familiari che per una strana fatalità hanno affrontato sia Pieraccioni che Siani nei loro ultimi due film, Pare parecchio Parigi e Succede nelle migliori famiglie. In Io e te dobbiamo parlare famiglia, valori e sentimenti si intrecciano attraverso il divertimento.
Il cast
Vero è che come la storia della commedia italiana insegna, la comicità fiorentina e napoletana ha sempre creato dei mix vincenti, ma nel caso di Leonardo Pieraccioni e Alessandro Siani la chimica è palpabile, tanto che coloro che hanno già visto in anteprima il film già si aspettano che ritornino immediatamente a lavorare su un altro film.
“Fiorentini e napoletani stanno bene insieme perché smussano gli angoli. I fiorentini sono come i napoletani, non prendono mai le cose di testa. Ne I laureati, il primo film che ho fatto c'era una presenza massiccia della meravigliosa Tosca d'Aquino che mi sono portato poi ne Il ciclone, ho lavorato con tutti i più bravi comici attuali napoletani da grande Vincenzo Salemme a Davide Marotta al nostro Biagio Izzo che è anche in questo film. Si stava proprio bene insieme” spiega Pieraccioni durante la conferenza stampa napoletana.
Per Alessandro Siani Io e te dobbiamo parlare rappresenta un’occasione di spiazzare lo spettatore con un nuovo film che non rappresenti una confort zone e di fare questo passo con uno dei suoi miti dell’adolescenza, Pieraccioni: “Da adolescente con i miei amici andavamo a vedere i film… eravamo seduti in sala, nel cinema le luci si spegnevano e finalmente partiva nel silenzio la pellicola! Nei titoli di testa i nomi dei protagonisti…e ricordo anche quello di Leonardo nel film I laureati. Io sognavo spudoratamente che un giorno ci fosse pure il mio a scorrere sul grande schermo”.
Anche se sono due mattatori del botteghino, Siani e Pieraccioni sono circondati da un gruppo di attori che con i loro personaggi che si fanno sentire in scena come Brenda Lodigiani, attrice e imitatrice che si sta imponendo sempre più grazie anche alla collaborazione con la Gialappa’s band; direttamente dalle serie Che Dio ci aiuti e Viola come il Mare Francesca Chillemi; Biagio Izzo che anche se ha una scena il pubblico non resterà impassibile al suo Ettore, lo strampalato informatore di Antonio, Sergio Friscia, Giovanni Esposito e dopo il suo già iconico Carnale in Parthenope, Peppe Lanzetta nel ruolo del padre di Siani. Sia Giovanni Esposito che Lanzetta, il quale sta vivendo una nuova giovinezza artistica, sono all’incontro con la stampa.
“Giovanni Esposito è in uno stato di grazia. E’ meraviglioso il suo Fittipaldi, ossessionato da Frank Sinatra, che per andare a cantare a Las Vegas farebbe di tutto, anche infrangere la legge, anche improvvisarsi rapinatore della domenica” dichiara Siani “Mentre la ciliegina sulla torta di questo progetto che è stato Peppe Lanzetta che non solo mi permette di dire che c'è un rapporto di amicizia, di stima ma soprattutto di verità, nel senso che noi le cose ce le diciamo e quando con gioia Peppe ha abbracciato quest'opera comica mentre sta vivendo il suo successo di Parthenope di Paolo Sorrentino con un ruolo credo uno dei più belli del film”.