Campi Flegrei - simulazione eruzione
Campi Flegrei - simulazione eruzione (INGV)

Durante il mese di agosto 2024 nell'area dei Campi Flegrei sono stati registrati 634 terremoti con una Magnitudo massima=3.7±0.3. Di questi, 574 eventi (il 90.5% del totale) hanno avuto una magnitudo minore di 1.0 o non determinabile a causa della bassa ampiezza del segnale non chiaramente distinguibile dal rumore di fondo, 52 eventi (il l’8.2% del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra 1.0 e 1.9, 7 eventi (l’1.1% del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra 2.0 e 2.9 e 2 eventi (lo 0.2% del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra 3.0 e 3.9. In totale sono stati localizzati 430 eventi (circa il 68% di quelli registrati), ubicati prevalentemente tra Pozzuoli, Agnano, l’area Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e nel Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 3 km e profondità massima di circa 4.5 km.

Studi recenti hanno posto in evidenza le attenzioni da mettere in atto nei confronti di questi dati, rilasciati dall'INGV
I risultati sono stati pubblicati nell'articolo "Tracking the 2007-2023 magma-driven unrest at Campi Flegrei caldera (Italy)”, recentemente pubblicato sulla rivista Nature - Communications of Earth and Environment, che affronta questi aspetti importanti per definire la dinamica e lo stato attuale di un vulcano in un’area ad elevata densità di popolazione. 

Le indagini sulle origini del magma nei vulcani dei Campi Flegrei

"È fondamentale monitorare costantemente il comportamento di questo vulcano, soprattutto considerando che si trova in una delle aree più densamente popolate d'Europa", dichiara Elisa Trasatti, ricercatrice dell’Osservatorio Nazionale Terremoti dell’INGV e coordinatrice del gruppo di ricerca.

Input di Magma nei vulcani dei Campi Flegrei
Input di Magma - Campi Flegrei (INGV)

Mauro Antonio Di Vito, Direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV e coautore dello studio, afferma “Qualsiasi affermazione che riguarda l’attività dei Campi Flegrei deve essere ponderata con attenzione. Sebbene non sia possibile definire con certezza la presenza di magma a circa 4 km di profondità, lo studio stabilisce per la prima volta che il magma, in risalita dagli 8 km, è il motore principale dell’attività in corso ai Campi Flegrei. Sebbene al momento non ci siano segnali imminenti di eruzione, il continuo accumulo di magma e l'aumento della pressione nel sottosuolo rappresentano un rischio che non deve essere ignorato”.

Innalzamento del suolo di oltre 14 centimetri

Nel mese di agosto si è registrata nei Campi Flegrei "una riduzione della velocità del sollevamento del suolo". È quanto riportato nel bollettino mensile di sorveglianza sui Campi Flegrei redatto dall'Osservatorio Vesuviano

Nel mese di agosto si registra una riduzione della velocità del sollevamento del suolo". Per effetto del fenomeno del bradisismo, tipico dei Campi Flegrei, da novembre 2005 (inizio dell'attuale fase di "unrest") ad oggi il sollevamento totale del suolo al Rione Terra è di circa 1,32 metri, circa 14,5 centimetri dall'inizio del 2024.

I calcoli petrologici spiegano l'inflazione della sorgente più superficiale risultante dall'aumento di 0,06-0,22 chilometri cubi di magma da una profondità ≥8 chilometri. La nostra analisi fornisce una forte evidenza che l'ascesa del magma a profondità inferiori a 8 chilometri è il motore ultimo dell'agitazione in corso.

"Non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine. Il monitoraggio dell’area flegrea permane al livello di allerta giallo".