Matchday in casa Napoli, quest’oggi infatti alle ore 18 al Maradona si affronteranno Napoli e Inter per il match valevole per la 36esima giornata di serie A. L’Inter arriva dall’esaltante vittoria nel derby di Milano che ha portato la squadra nerazzurra in finale di Champions League dopo ben 13 anni, in campionato invece sono 5 le vittorie consecutive della squadra di Inzaghi, che vorrà riconfermarsi per staccare a +5 il Milan, vincente nella serata di ieri. Fuori casa comunque il trend non è positivo, 27 punti in 17 gare, con 8 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte, 32 i gol fatti ma il dato che salta all’occhio sono i gol subiti, 25, ben distanti dalla tendenza casalinga, dove i nerazzurri hanno subito solamente 12 reti in 18 giornate. D’altra parte il Napoli si appresta a concludere un campionato straordinario, con le ultime partite in cui Spalletti sta concedendo spazio a chi ne ha avuto meno nel corso della stagione, la squadra comunque non dovrà farsi distrarre dalle voci insistenti delle ultime ore riguardanti un possibile addio sulla panchina, per onorare l’impegno casalingo davanti al proprio pubblico. I precedenti tra le due squadre al Maradona vedono l’ultima vittoria del Napoli risalente al 2019 (4-1), successivamente 1 sconfitta e 3 pareggi, l’ultima vittoria azzurra nel complesso risale al 2020, a San Siro (0-1, Coppa Italia), in serie A invece corrisponde proprio al precedente del 2019, successivamente in campionato 5 sconfitte e 2 pareggi. 

Andiamo ora ad analizzare la squadra di Inzaghi e il possibile schieramento tattico.

Lo schieramento tattico 

Previsto turnover per i nerazzurri, dopo le fatiche di Champions League, Inzaghi comunque non rinuncia al suo 352. Partendo dalla difesa, al centro dei tre ci sarà De Vrij, l’olandese oltre a fornire buona copertura in zona arretrata, con il 70% di contrasti vinti e 0.2 dribbling subiti, garantisce affidabilità in costruzione, 55 i tocchi di media, 90% la precisione, 94% nella propria metà campo, 80% in quella avversaria, questo può essere un fattore per contrastare il pressing del Napoli in zona centrale, con l’Inter che avrà numerose alternative per gli scarichi sugli esterni. A destra D’Ambrosio, meno impattante la sua fase difensiva, con lui in campo l’Inter ha chiuso solo una volta il match con la porta inviolata, da quel lato è probabile che Inzaghi chieda un sacrificio a Bellanova per raddoppiare sulla fascia sinistra del Napoli. A sinistra Bastoni, è il difensore che tocca più palloni nel reparto difensivo interista, 66.5 di media, il suo contributo in zona offensiva si evince anche dalla sua heatmap, il numero 95 spesso e volentieri si sovrappone all’esterno sinistro, creando superiorità numerica e aggredendo, mentre in fase di non possesso, aumentando la fisicità sulla metà campo, 61% i contrasti vinti, 66% di testa.

Passando al centrocampo, il pericolo numero uno per la difesa azzurra è sicuramente Nicolò Barella, posizionato da mezz’ala destra, i suoi inserimenti e la grande capacità di conduzione palla ne fanno un centrocampista offensivamente completo, ed oltre alle 5 reti segnate finora e i 6 assist, è anche tra i giocatori che creano di più negli ultimi metri, 1.7 i passaggi chiave di media su 58.8 tocchi, 85% la precisione. In mezzo al campo, in assenza di Brozovic, a partire dal primo minuto è sempre più probabile il nome di Asllani, l’ex Empoli non ha trovato molto spazio in questa stagione, ma quando è stato impiegato, Inzaghi lo ha sempre preferito regista davanti la difesa, il che da una parte esalta le sue caratteristiche, gran visione e ottimi tempi di gioco sugli scarichi, ma dall’altra parte evidenzia vistosi limiti come la mancanza di fisicità che lo penalizzano in fase arretrata. Al suo fianco ci sarà Gagliardini, giocatore che può essere l’anello debole in partite come questa, soffrendo l’intensità degli avversari e la velocità in transizione, in attacco inoltre ha un ruolo per lo più di rifinitura, cercando di far sentire la sua fisicità in area, ma in fase di manovra il numero 5 è totalmente escluso, con soli 22 tocchi e 13.8 passaggi completati. A destra come detto in precedenza, Bellanova avrà il compito di aiutare in fase difensiva D’Ambrosio, l’ex Cagliari ad oggi non è mai stato determinante in attacco (21 tocchi, 67% di precisione), risultando però un buon esterno arretrato con 0.2 dribbling subiti, 67% i contrasti vinti, 69% a terra.

A sinistra discorso diverso per Gosens, l’esterno tedesco da quel lato infatti è aiutato in copertura da Bastoni che spesso si interscambia con l’ex Atalanta che sale a fare l’ala d’attacco, i suoi numeri difensivi non brillano, con lui in campo 0 porte inviolate, scarso anche l’apporto in costruzione, con appena 26 tocchi e 80% di precisione, ma a preoccupare le difese avversarie sono i suoi tempi di inserimento in area di rigore (3 reti segnate), la sua fisicità e lo stacco di testa ne fanno un giocatore pericoloso soprattutto sulle seconde palle e sui calci piazzati arrivando da dietro per poi sbucare sul secondo palo.

In attacco spazio alla coppia Lukaku Correa, ormai consolidata in campionato, mentre l’argentino continua a faticare in una stagione per lui difficile, il belga sta salendo di condizione, nelle ultime 5 partite infatti sono arrivati 5 gol (degli 8 complessivi) e 3 assist, nonostante i pochi tocchi (23.8) e la presenza costante in area di rigore, la sua fisicità in un campionato come quello italiano è determinante anche in manovra, infatti spesso crea spazi per i compagni o fa salire la squadra proteggendo palla spalle alla porta e con le sue sponde andando a cercare gli esterni o la seconda punta, 1.2 infatti i passaggi chiave di media, 72% la precisione complessiva.

Il match

L’Inter con ogni probabilità, così come all’andata, cercherà di mettere il match sul piano della fisicità, essendo la squadra più attrezzata della serie A in questo senso, i nerazzurri inoltre sfrutteranno molto le corsie laterali per creare, senza Dumfries a destra arriveranno meno pericoli in avanti, ma è a sinistra che i centrali difensivi si appoggeranno per costruire, il 36% infatti delle azioni arriva da quel lato, inoltre la presenza di Gagliardini e Barella potrebbe limitare la costruzione del Napoli grazie alla loro fisicità creando un 2 vs 1 con Lobotka, sfruttando il fattore esterni di centrocampo che andranno a prendersi le mezz’ali avversarie. Altro fattore è sicuramente la situazione su calci piazzati, entrambe le squadre ne fanno buon uso, il 17% dei gol dell’Inter sono arrivati proprio così, per il Napoli addirittura il 24%, gli azzurri inoltre hanno subito solamente 3 reti da situazioni di calcio da fermo. Interessante anche capire senza Brozovic e Calhanoglu, i principali registi della squadra, come l’Inter deciderà di affrontare la partita sotto il piano del possesso, essendo una squadra che ama giocare palla al piede (56% di possesso palla), possibile che approccino la partita stando più bassi e accettino di avere meno palla per non essere aggrediti in assenza dei due giocatori più abili nell’uscire da situazioni di pressing.