Lazio-Napoli: si affrontano due squadre falcidiate dalle assenze
Terminata la trasferta in terra araba, che ha visto l'Inter aggiudicarsi la Supercoppa in finale proprio contro il Napoli, gli azzurri si rituffano in campionato per provare a dare continuità alla vittoria rimediata contro la Salernitana nell'ultimo turno dello scorso 13 gennaio. L'avversario di turno odierno sarà la Lazio dell'ex Maurizio Sarri. Un test non semplice per i ragazzi di Mazzarri, che si ritrovano falcidiati dalle assenze. Il tecnico di San Vincenzo non ha parlato in conferenza stampa, ancora troppo forte la rabbia per gli episodi arbitrali di Inter-Napoli, questo il motivo delle mancate dichiarazioni pre-Lazio.
Le probabili formazioni
Non è facile, quindi, azzardare ipotesi di formazione. Pochi spifferi sono filtrati questa settimana dal Konami Center. Sono diverse le valutazioni da fare. Per quanto riguarda il modulo possibile la conferma del 3-4-2-1. In primis resta da capire se ci sarà l’impiego di Zielinski dal primo minuto: il polacco potrebbe agire nei due di centrocampo o più avanti, di fianco a Politano, dietro l’unica punta Raspadori. Senza di lui, spazio per Demme, Gaetano o la sorpresa Dendoncker. C'è chi ipotizza - inoltre - un possibile 3-5-1-1 con Ostigard titolare in difesa, Demme, Zielinski (o Gaetano) e Lobotka nel terzetto di centrocampo, Mazzocchi (o Mario Rui) sulla sinistra e Politano a supporto di Raspadori. Le frecce Lindstrom e Ngonge pronte a subentrare a gara in corso. Mazzarri potrebbe aver studiato il piano gara proprio in funzione di questi due ingressi.
Due assenze importanti anche in casa Lazio. Sarri dovrà fare a meno degli squalificati Immobile e Zaccagni. Fuori anche Patric per infortunio. Nel consueto 4-3-3 biancoceleste, coppia difensiva formata da Romagnoli e Gila, con Lazzari e Marusic sugli esterni. Ballottaggio tra Cataldi e Rovella per il ruolo di play, con Guendouzi e Luis Alberto che agiranno da mezzali. Tridente Isaksen-Felipe Anderson-Castellanos.
L’analisi del match
Come accaduto contro l’Inter in finale di Supercoppa, il Napoli non ha ripetuto la prestazione del campionato (0-3). Sarà così anche contro la Lazio. Il nuovo assetto tattico varato da Mazzarri permette più solidità ed equilibrio in fase difensiva. Difficilmente vedremo gli azzurri farsi prendere in ripartenze a campo aperto come successo all’andata. È chiaro che per vincere - però - servirà segnare ed essere propositivi pure in attacco. Tutto va contestualizzato al momento attuale, perché l’emergenza in attacco è davvero importante. Sarà un match equilibrato tra due compagini che all’inizio si studieranno e si rispetteranno. Chi riuscirà a sbloccarla per primo avrà grandi chance di portarla a casa.
Il presente si chiama Lazio-Napoli e vincere sarebbe di vitale importanza per tantissimi motivi. Ma analizzando la situazione a 360°, soprattutto in ottica futura, è facile comprendere che tra poche settimane Mazzarri potrà attingere dall’integrità totale della rosa. In pochi possono contare su una batteria offensiva formata da gente come Osimhen, Kvaratskhelia, Politano, Raspadori, Simeone, Lindstrom, Ngonge e Junior Traoré. Considerando le caratteristiche tecnico-tattiche di tutti questi calciatori, supportati pure da condizioni fisiche ed atletiche che sono destinate a crescere con il tempo, verrà naturale sviluppare una proposta d’attacco micidiale nelle ripartenze.