Caso Vassallo, oggi l'interrogatorio all'ufficiale Cagnazzo
Nella giornata di oggi si terrà l'interrogatorio al colonnello di carabinieri Cagnazzo, accusato di essere coinvolto nell'omicidio Vassallo
Finalmente sembra si sia arrivati a una svolta dopo quattordici lunghissimi anni di omertà, silenzi e depistaggi: il caso dell'omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica, sembra possa giungere a una svolta grazie ai quattro arresti giunti al termine delle indagini condotti dal nucleo dei Carabinieri del Ros di Roma in collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno: parliamo dell'ex colonnello dei Carabinieri Fabio Cagnazzo, Lazzaro Cioffi (carabiniere anche lui, già in carcere per altri reati commessi), Giuseppe Cipriano (imprenditore scafatese) e Romolo Ridosso, ex boss di camorra ed ex collaboratore di giustizia.
Il fascicolo della Procura di Salerno, lungo circa 78mila pagine, contiene la presunta ricostruzione dei fatti e potrebbe far luce su tutti i depistaggi che hanno avuto durante questo tempo le indagini, come quello per cui Vassallo avrebbe litigato con il pusher Bruno Humberto Damiani (noto con il soprannome “il brasiliano”) e l'albergatore omonimo Roberto Vassallo. Due piste false, entrambe orchestrate, secondo la ricostruzione della Procura, da Cagnazzo.
Omicidio Vassallo, oggi sarà interrogato Cagnazzo
L'ex ufficiale dei Carabinieri Cagnazzo, infatti, molto probabilmente avrebbe avuto interessi nel nascondere il traffico di droga che il clan Cesarano aveva iniziato a impiantare nel porto di Acciaroli. Oggi, dunque, dovrà tenersi l'interrogatorio di garanzia, ma attualmente Cagnazzo è detenuto presso l'Ospedale Militare del Celio, a Roma, perché è stato recentemente colto da un malore. Molto probabilmente, fa sapere la sua avvocata Ilaria Criscuolo, si avvarrà della facoltà di non rispondere.
Le condizioni dell'assistito e la grossa mole di atti, a dire del legale dell'imputato, infatti, non consentirebbero di avere una situazione idonea a rispondere alle domande. Intanto, però, quel che è certo è che resta la speranza di molte cittadine e di molti cittadini onesti di veder fatta definitivamente luce sul caso dell'omicidio di Angelo Vassallo, un faro nella città di Pollica e non solo, di legalità e di rettitudine nell'amministrazione delle nostre istituzioni.