La prima volta che ho affrontato l’argomento spinoso del processo alla Juventus mi è venuto naturale un parallelo con un film cult dell’ultimo ventennio: Shutter Island di Martin Scorsese e con Leo Di Caprio protagonista. Da quella similitudine è uscito un articolo che considero uno dei meglio riusciti del sottoscritto: Serie A Island.

Tuttavia, per poter spiegar meglio da dove provenisse quella metafora, son partito dai miei gusti cinefili in generale e, nelle prime righe, potrete trovare anche una piccola menzione di ciò che considero a pieno titolo il mio film preferito in assoluto: The Prestige, di Cristopher Nolan, la storia fantastica di due prestigiatori rivali che si sfidano a colpi di giochi di prestigio.

Voi non state davvero guardando, voi volete essere... ingannati!

Il prestigio, appunto, come ben spiega il personaggio interpretato da uno degli attori feticcio di Nolan, Michael Caine, è fatto di tre atti:

Il primo è chiamato La promessa. L’illusionista vi mostra qualcosa di ordinario: un mazzo di carte, un uccellino, una società di calcio qualsiasi che compie una manovra finanziaria, un campionato di calcio come la Serie A. L’illusionista vi mostra questo oggetto, magari vi chiede di ispezionarlo e verificare che tutto sia in regola.

Il secondo atto è chiamato La svolta: l’illusionista prende quel qualcosa di ordinario e lo trasforma in straordinario: la carta scompare dal mazzo, l’uccellino svanisce, il club più potente fra tutti compie un illecito enorme, un campionato rischia di perdere la sua rappresentante più importante.

Attenzione però: in questo momento voi state cercando il segreto, ma non state veramente guardando. Voi non volete saperlo. Voi volete essere ingannati.

Nessuno applaude ancora, però. Perché far sparire qualcosa non è sufficiente, bisogna anche farla... riapparire!

Ecco perché ogni numero di magia ha dunque il terzo atto, la parte più ardua: Il Prestigio: l’uccellino o la carta riappaiono, la grande società viene riabilitata senza praticamente nessuna pena, il campionato  – il brand  – torna appetibile, specie per i diritti televisivi.

Non credevo, quando scrissi Serie A Island, che anche The Prestige sarebbe tornato utile per descrivere la vicenda Juventus, anzi, che addirittura potesse chiuderne il cerchio, con tanto di colpo di scena finale.

Invece è andata così. Adesso lo so, tutti quanti a pensare che il regista occulto di questo straordinario trucco di magia sia il presidente FIGC Gravina. Ingenui. Non ricordate l'avvertimento iniziale? Voi non state davvero guardando! Lo pronunciava, come detto, il personaggio interpretato da Caine. Com'è che si chiamava? John... qualcosa. Il cognome non lo ricordo, ma era straniero di sicuro.

In conclusione, come John aveva in mente sin dall'inizio, il prestigio, inteso come trucco di magia, è avvenuto: tutto è cambiato (dentro la Juve) e nulla è cambiato (fuori, nel Sistema Calcio), mentre il prestigio, inteso come reputazione della Serie A, è andato definitivamente perso.