Il pareggio di ieri al Maradona contro l'Union Berlino è stato inaspettato sia per il pronostico iniziale sia per l’evoluzione stessa della partita , ma purtroppo il Napoli quest’anno non smette mai di stupirci.

Gli azzurri cercavano infatti i 3 punti per avvicinare la qualificazione - che rimane comunque ampiamente alla portata - e soprattutto per cercare di guadagnare punti per il Mondiale per Club: nulla di tutto questo col Napoli che viene rimontato dall’Union Berlino che così facendo mette fine all’incredibile striscia di 12 sconfitte di fila tra campionato e Champions League.

Inoltre il Napoli sta combattendo sempre più contro il “tabù Maradona”. Gli azzurri non vincono in casa da fine settembre e si trovano alla quarta gara di fila senza itre punti. Numeri sconcertanti per una rosa forte e scudettata da soli 6 mesi.

Purtroppo però il risultato di ieri non si può cambiare e bisogna necessariamente andare avanti cercando di analizzare le (diverse) cose che non sono andate, a partire dalla gestione dei cambi per finire al piano tattico dopo il gol subito che ha lasciato tutti molto perplessi.

“Per fortuna nel calcio moderno si gioca ogni 3/4 giorni”, ha dichiarato nel post gara Raspadori. Fortunatamente domenica il Napoli torna in campo in una sfida da non fallire contro l’Empoli penultimo in classifica.

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La gara con i toscani è da portare a casa per blindare il quarto posto (e chissà magari sorpassare il Milan), tenere il passo di Inter e Juventus e soprattutto per cercare di mettere punti in cascina in vista delle prossime tre gare di campionato con Atalanta, Inter e Juventus che si prospettano impervie.

Oltre a questi motivi, la ragione principale per vincere domenica è dare serenità sia al gruppo che alla piazza in generale. Finora il Napoli prima della sosta ha sempre perso e domenica sarà l’ultima partita prima dell’ultima sosta del 2023; vincere assicurerebbe due settimane relativamente tranquille a calciatori, società e tifosi.

Pareggiare o addirittura perdere contro l’Empoli invece porterebbe a due settimane di inferno mediatico che va evitato a tutti i costi. Ma la sensazione è che oltre all'opinione pubblica, mancare i tre punti domenica prossima, scateni l'inferno anche dentro lo spogliatoio e in società.