Il Napoli versione 2023 è tutto ciò che i tifosi dovrebbero sognare. Appena laureato campione d'Italia con anticipo biblico, è seduto in mezzo alla foresta in attesa degli eventi. Perché, fattore importantissimo, se lo può permettere.

Può guardare tutti dall'alto al basso con ghigno tranquillo, sornione, sereno. Perché i mattoni che ogni anno Aurelio De Laurentiis ha posto, hanno portato a questo. Lo scudetto più programmato della storia della serie A. E casa Napoli è oggi proprio così. Accogliente, cercata e ricercata, studiata. E potente. Terribilmente potente.

Ed il Presidente è il protagonista assoluto, senza troppi giri di parole ed al di là del pensiero personale di ogni tifoso. È lui che è seduto nella foresta. È casa sua ormai. Conosce ogni albero, ogni pietra, ogni pozza di fango, ogni via di fuga. Sa come comportarsi quando piove e cosa fare quando il sole illumina le giornate. Perché in diciotto anni di presidenza, ha corso nella foresta di questo sport superando ogni limite ed ogni criticità. Ha incontrato sulla sua strada tanta gente disposta ad aiutarlo e moltissima disposta ad ingannarlo. Lui è rimasto lo stesso, ha corso, è arrivato alla nave che lo ha traghettato nell'elite del calcio che conta. Nei top team.

Proprio come Zampa di Giaguaro, protagonista del film "Apocalypto" di Mel Gibson. E cioè una delle opere cinematografiche preferite da De Laurentiis. Il protagonista di millecinquecento peripezie per sfuggire alla ferocia dei nemici, pronti a tutto per fermarlo, farlo prigioniero, renderlo schiavo. Ma Zampa di Giaguaro è intelligente, veloce. E scappa. Impara presto e corre verso la libertà. La stessa libertà del Napoli di attendere gli eventi del mercato per ferrare i colpi, ove ce ne fosse bisogno.

E la nave che Zampa di Giaguaro trova davanti a sé sul finale del film, è la stessa che ha portato il Napoli ai tavoli europei più importanti. Solo che nell'opera di Gibson la nave rappresenta una minaccia per il protagonista, anzi il suo peggior nemico: il progresso. Per il club di De Laurentiis invece la sfida più importante: riconfermarsi sul tetto d'Italia e la Champions League.

Apocalypto ancora oggi è un film stranamente sottovalutato, proprio come le vittorie del Napoli, viste da alcuni ancora come frutto del caso anziché come eccezionale programmazione.

Nessuno ancora che dice, tranne pochissimi tra cui noi di Napoli Network, che il Napoli di De Laurentiis è la più bella Rivelazione degli ultimi 15 anni, tanto da non essere più Rivelazione ma Realtà. Forte e duratura. E guarda un po’: Apocalypto dal greco vuol dire proprio Rivelazione.

Il patron del Napoli, come Quentin Tarantino (abituato a cambiare i finali nei suoi film, come ad esempio Django o Bastardi senza gloria) cambierà il finale di questa storia? Sarà pronto Zampa di Aurelio? Noi scommettiamo di si.
Nulla nel Napoli è frutto del caso, nemmeno la visione di un film.