Giusto ieri sui social mi sono imbattuto in una foto proveniente dal Nord Europa: una statua – doppia – di Jagger e Richards, intenti a esibirsi coi Rolling Stones nelle loro plastiche (in questo caso metalliche) pose. I ‘glimmer twins’, i gemelli scintilla, li chiama(va)no. Due rockstar in simbiosi, come – almeno in apparenza – De Laurentiis e Lotito. Entrambi sono reduci dal loro risultato migliore (lo scudetto per il produttore, il secondo posto per il senatore); entrambi dopo lungo accidentato discusso cammino, all’alba della ventesima stagione alla guida dei loro club (raccolsero l’uno il Napoli dal Tribunale fallimentare, l’altro la Lazio dall’anticamera dello stesso, era l’estate 2004); entrambi, all’indomani di questi successi, si sono separati dai rispettivi diesse (Giuntoli dopo 8 anni, Igli Tare nientemeno dopo 18). Entrambi adesso si godono l’agognato consenso popolare dando l’impressione di (voler) fare tutto da soli. È tutto un “Under my thumb”, sotto il mio potere, come suonavano gli dei del rock (per chi non sa/non ricorda: male, sono le basi!

Lupi solitari


Gestiscono in prima persona tutto, dal ritiro ai biglietti fino al ritiro dei biglietti, dagli sponsor ai contratti fino ai contratti con gli sponsor; anche col calciomercato, loro decisionisti sempre in prima linea, sembrano aver fatto cadere anche le ultime sembianze da ‘gioco di squadra’ e, liberatisi di figure (anche mediaticamente) ingombranti, appaiono, più che front man del gruppo, veri e propri ‘one man band’. Quelli che suonano tutti gli strumenti, cantano, fanno i cori e, se riescono, accendono e spengono pure le luci. E infatti, sono tra i due più attivi anche nella gestione dei diritti TV, la partita più importante, il match salva serie A che entra nel vivo nei prossimi mesi. Ma è proprio così? Sono davvero ‘uomini soli’ (come cantavano i Pooh, così riequilibriamo con i classici italiani)? O lo sono “solo” a uso dei media, in realtà desiderando i riflettori del palco tutti per loro – all’apice di un consenso da non (più) dividere con nessun altro – ma continuando senza rumori, nel backstage, a contare su fior di session men? È il dubbio dell’estate 2023: imboccheranno davvero la carriera solista? Di certo, a luglio hanno arringato la folla senza sparare hit; ma in questi giorni d’agosto, occhio, il muro del suono risale: il tour sta ripartendo.