Autonomia differenziata, Meloni allunga l'iter e la Lega si divide
L'intreccio tra riforma costituzionale e autonomia differenziata rischia di creare qualche grattacapo al governo e alla sua tenuta. Riferisce l'edizione odierna del Fatto Quotidiano, infatti, che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non abbia intenzione di concludere l'iter di approvazione del regionalismo prima delle prossime europee che, ricordiamo, si terranno a giugno 2024.
L'idea della leader di Fratelli d'Italia, infatti, sarebbe quella di evitare che la Lega Nord acquisisca troppi consensi nelle Regioni settentrionali, mutando un po' i rapporti di forza all'interno della maggioranza. Proprio per questo, all'interno di FdI si starebbe facendo strada l'idea di vincolare anche nei tempi l'approvazione del regionalismo differenziato a quella del presidenzialismo, in modo da tenere sotto scacco il "Carroccio".
Un iter che fa arrabbiare il Segretario federale della Lega, Matteo Salvini, che infatti si starebbe mostrando tiepido sulla bicamerale e sul premierato. Ma da lui prende le distanze il Presidente del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che spiega al Fatto: "La premier mi ha scritto e ci vedremo nei prossimi giorni. Come Regioni chiediamo di essere coinvolti. La mia idea comunque è che il premierato vada bene, come il presidenzialismo: servono governi stabili”. Anche se aggiunge che "l'autonomia deve essere più veloce della riforma costituzionale".