Gabriele Gravina
Gabriele Gravina

La modifica dello statuto federale

Nella giornata di ieri si è svolta un'importante assemblea riguardante il calcio italiano, in cui è stata approvata una modifica dello Statuto federale. Con l'83,3% dei voti, la Serie A ha modificato alcune regole chiave, aumentando la sua rappresentanza dal 12% al 18% e ottenendo quattro consiglieri federali invece di tre. Tuttavia, la riunione ha evidenziato tensioni irrisolte tra la FIGC e i club di Serie A, che non si sentono sufficientemente coinvolti nel processo decisionale.

Insoddisfazione tra i presidenti di Serie A

Nonostante le modifiche approvate, i presidenti dei club di Serie A non si sono dichiarati soddisfatti e hanno bocciato il piano presentato dal presidente della FIGC, Gabriele Gravina. L'assemblea si è conclusa senza approvazione: otto club hanno votato contro e dodici si sono astenuti. La situazione riflette un malcontento crescente, con la percezione che la Serie A sia stata messa ai margini nelle scelte fondamentali per il calcio italiano.

Riunione decisiva il 22 novembre

Le società di Serie A hanno fissato una nuova riunione per il 22 novembre, durante la quale discuteranno la possibilità di impugnare il regolamento approvato in assemblea. I club valutano di intraprendere azioni legali per contestare il nuovo statuto, preparandosi a un confronto che potrebbe evolvere in una disputa giudiziaria con la FIGC.

I club contrari 

Lotito insieme a De Laurentiis
Lotito insieme a De Laurentiis

A guidare l'opposizione al piano di Gravina sono stati i presidenti Lotito e De Laurentiis, che hanno lasciato l'assemblea uniti e senza dichiarazioni. Tra i club contrari al nuovo regolamento figurano il Milan, il Torino, l'Empoli, il Verona, il Monza e il Genoa. Questa coalizione potrebbe rafforzarsi nelle prossime settimane, aumentando la pressione sulla FIGC per trovare un accordo più inclusivo.

 

 


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