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Il video dell’autopsia che per fortuna non è trapelato

Il Corriere dello Sport, con Fabio Tarantino, ripercorre gli eventi salienti della giornata di ieri nel processo per la morte di Diego Armando Maradona.

Dopo la polemica sulla foto mostrata in aula dal pm Patricio Ferrari, che ritraeva il corpo dell’ex campione con l’addome gonfio, questa volta a far discutere è stato il filmato dell’autopsia. Le immagini, utilizzate come prova durante il dibattimento, sono rimaste riservate grazie al divieto di riprese imposto ai giornalisti presenti.

L’uscita dall’aula di Jana Maradona

Jana, la figlia minore del Diez, ha scelto di lasciare l’aula prima della proiezione del video, incapace di assistere a quelle immagini dolorose.

A ricostruire le condizioni di Maradona nelle sue ultime ore di vita è stato il medico forense Carlos Mauricio Cassinelli, che ha evidenziato una situazione critica:

  • Edema generalizzato dalla testa ai piedi
  • Disidratazione severa
  • Accumulo di liquidi in cuore, polmoni e addome
  • Un cuore dal peso anomalo: 503 grammi, il doppio della norma

Le accuse all’equipe medica

Sotto processo ci sono sette membri dello staff medico che seguiva Maradona, tra cui il neurochirurgo Leopoldo Luciano Luque. L’accusa è pesante: omicidio colposo con dolo eventuale.

L’avvocato Fernando Burlando, che rappresenta le figlie Dalma e Giannina, ha sottolineato un dettaglio inquietante:

«Nei polmoni e nel cuore di Diego c’erano quattro litri di liquido. L’edema non è stato un evento improvviso, la sua morte si poteva evitare

Il processo, iniziato il 12 marzo presso il tribunale di San Isidro, Buenos Aires, prosegue con nuove testimonianze, mentre il mondo intero attende giustizia per una leggenda del calcio.


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