L'esercitazione anti sismica ai Campi Flegrei: il programma
Il messaggio IT-alert e l'inizio dell'ultima fase
Exe Flegrei 2024, l'intera esercitazione, è in realtà oggi giunta al suo terzo giorno, con l'insediamento del Centro operativo comunale per il coordinamento delle attività (Coc), ma soltanto domani vedrà partecipare attivamente gli iscritti. Nel pomeriggio di oggi è intanto prevista la simulazione del passaggio alla fase di allarme per eruzione imminente: la popolazione sarà avvertita tramite il sistema IT-alert. Alle 17 sui telefoni cellulari attivi sul territorio della Campania è stato infatti inviato un messaggio di allarme nel quale sarà comunque specificato che si tratta di un test.
Il programma al completo
Nella mattinata di domani, invece, è prevista la simulazione dell'allontanamento in forma assistita alla quale possono partecipare tutti i cittadini, sia quelli che si sono registrati tramite il form presente sul sito del Comune, sia quanti si recheranno, dalle ore 9 alle 10.15, nell'area di attesa di riferimento: viale della Liberazione per il quartiere Bagnoli, via Leonardo Bianchi - parcheggio Monaldi per il quartiere Chiaiano, via Gian Battista Marino (altezza curva A stadio Maradona) per il quartiere Fuorigrotta e piazza Giovanni XXIII per il quartiere Soccavo. Da ciascuna area di attesa, i cittadini verranno accompagnati dai pullman della Regione Campania alle corrispondenti aree di incontro: stazione RFI Napoli Centrale (per Bagnoli e Soccavo), stazione RFI Porta AV-Afragola (per Fuorigrotta) e stazione RFI Villa Literno (per Chiaiano).
Nell'area di incontro sarà effettuato un test di registrazione e verranno fornite informazioni sul piano di accoglienza. Terminato l'iter dell'esercitazione, saranno distribuiti gadget ai partecipati.
Il test per i beni culturali: dove verrebbero trasferiti
Nel caso di un allarme eruzione nei Campi Flegrei andrebbe messo in salvo anche l'ingente patrimonio culturale dell'area, e infatti stamane c'è stata una simulazione di spostamento dei reperti, in sinergia con il ministero della Cultura, i vigili del fuoco e altri reparti coinvolti.
Il test è stato organizzato nel museo del castello di Baia, a Bacoli, dalla Protezione civil, e ha visto presente il capo dipartimento Fabio Ciciliano. "I beni culturali costituiscono - ha detto Ciciliano - la memoria storica delle comunità del nostro Paese, un aspetto che è molto presente all'interno del territorio nazionale ed è giusto che venga provata una evacuazione dei reperti che in caso di emergenza vera verranno portati alla Reggia di Caserta".
"La simulazione dell'evacuazione di beni dal Museo del Castello di Baia, fatta stamane nell'ambito dell'esercitazione della Protezione civile sul rischio eruzione nei Campi Flegrei - ha detto Lucia Borgonzoni, sottosegretaria al Ministero della Cultura anche lei presente al test - è un grande segnale che viene fatto in Campania con un coordinamento straordinario. È la prima volta che si fa una vera simulazione in Italia". "Ho visto le squadre - ha detto Borgonzoni - che riescono a organizzarsi e rendono le operazioni più veloci possibile. Sappiamo che i beni culturali verranno messi in salvo in una fase di emergenza che non è uguale a quella dei cittadini, è fatta prima, quando si è ancora in allerta arancione, però la velocità è essenziale anche in questo, soprattutto per cercare di salvare quanto più patrimonio possibile. Viene fatta una graduatoria del patrimonio da salvare, tenendo conto di quanto i beni rappresentano gli stessi territori, oltre al loro valore nazionale. È il primo test fatto così a questo livello, coordinato con un piano e un protocollo nella Campania che può essere d'esempio per altre Regioni". Borgonzoni ha quindi sottolineato che "questa simulazione è importante e lo dico venendo dall'Emilia Romagna che ha vissuto sia l'alluvione che il terremoto. Mi sono resa conto di come i cittadini cerchino di salvare il patrimonio ancor prima di salvare se stessi e i loro oggetti, proprio perché il patrimonio è identitario, sono le nostre radici in cui ci riconosciamo. Noi come ministero lavoriamo ora attraverso i soldi del Pnrr con un nuovo sistema per il controllo satellitare per intervenire sul patrimonio non solo per eventi catastrofici ma anche in modo programmato, non solo a crolli avvenuti".