Il nuovo Napoli targato Rudi Garcia testerà la voglia e le ambizioni del neopromosso Frosinone di mister Di Francesco. Assenti Kvaratskhelia (affaticamento muscolare) e Demme (vicino alla cessione). Maglia da titolare per Raspadori. Due ballottaggi tra le fila dei ciociari.

Analisi deil Frosinone, i padroni di casa

Eusebio Di Francesco ha lavorato sul 4-3-3 nel ritiro pre-campionato, affrontando amichevoli e partite ufficiali con la medesima disposizione tattica. Gli undici che affronteranno il Napoli sono stati già scelti, restano da sciogliere solo due ballottaggi tra centrocampo ed attacco. Davanti a Turati, linea di difesa composta da Oyono a destra, Monterisi e Romagnoli centrali, Marchizza a sinistra. Mazzitelli e Harroui sicuri del posto in mezzo al campo, con Gelli e Brescianini a giocarsi l’ultima maglia disponibile. Tridente offensivo formato da Caso (sinistra), Baez (destra) ed uno tra Borrelli e Cuni.

Frosinone: Fase di costruzione

Là compagnie ciociara predilige uscire palla a terra da dietro. Gioca molto con le combinazioni tra portiere ed i tre mediani (soprattutto Mazzitelli) che si abbassano per iniziare la manovra. Provano ad imbastire azioni offensive con fraseggi veloci in zona centrale o facendo arrivare il pallone sugli esterni abilitati all’uno contro uno. Possono andare in sofferenza se vengono pressati in maniera forte sulla prima costruzione, pertanto come giocate alternative ricorrono al rilancio del portiere verso i terzini o la prima punta fisica, che nel gioco di Di Francesco viene molto a legare il gioco con il centrocampo. Attenzione alla diverse varietà di schemi su palle inattive.

La fase di non possesso del Frosinone

Durante i test estivi, il Frosinone ha sempre iniziato le partite in modo molto intenso e pressando in maniera ultra-offensiva. Almeno per i primi 30-35 minuti. Da capire se lo stesso atteggiamento verrà riproposto anche contro una big come il Napoli: ciò potrebbe accadere, considerato che siamo alla prima giornata e ci sarà la spinta forte del pubblico. In risposta ad una costruzione bassa, gli uomini di Di Francesco potrebbero disporsi con un 2+4, con la prima punta ed una mezzala (di solito Harroui) in fase di primo pressing sui due centrali, più altri quattro (mediani ed esterni) ad uomo su centrocampisti e terzini avversari. La linea di difesa di solito resta abbastanza alta. Con uno scenario di questo tipo, uscendo con tecnica e precisione da questa pressione, il Napoli potrebbe trarre grossi benefici posizionando uomini e facendo arrivare palloni puliti in zona metà campo.

Gli assi nella manica

Il Napoli ha studiato nei dettagli pregi e soprattutto difetti dei calciatori frusinati. Partiamo dai pregi: attenzione particolare alle qualità tecniche e di rapidità di Caso e Baez. Il primo si disimpegna sulla zona sinistra, un brevilineo sgusciante e tecnico, bravo nell’uno contro uno e nel rientro sul piede forte (destro). La sua riserva – molto simile anche nelle caratteristiche - è il georgiano Kvernadze. Dal lato opposto l’uruguaiano Baez, un calciatore molto duttile (puo’ giocare anche a sinistra e da prima punta) e bravo anche negli inserimenti alle spalle della linea di difesa. Borrelli e Cuni, due attaccanti simili dalla grande struttura fisica. Il tedesco ex Bayern – soprattutto – è abile inoltre in fase di primo pressing e negli attacchi alla profondità. Da non sottovalutare le qualità tecniche di Harroui, dotato di visione di gioco e buon tiro da fuori, e dell’ex Milan Brescianini, profilo strutturato che gioca come mezzala destra per sfruttare il rientro sul suo ottimo mancino.

Passiamo ai difetti del Frosinone

Sicuramente la linea difensiva. Gli azzurri di Garcia potrebbero veramente fare male con gli attacchi alle spalle dei due terzini. Soprattutto sul lato di Oyono, calciatore dalle spiccate doti offensive ma ancora acerbo per quanto riguarda la difesa. Con l’orientamento generale della squadra solo sulla palla e non sull’uomo – questo vale anche per corner e piazzati – il terzino gabonese si dimostra disattento e poco capace di leggere le accelerazioni improvvise alle sue spalle. Stringendo di reparto – inoltre - anche per assorbire eventuali rotture della linea (frequenti) da parte dei compagni, lascia spesso tanto campo libero sul suo lato. Complice l’assenza di Kvara, proporre una corsia di sinistra formata da Olivera, Zielinski e Lozano (ad esempio), con inserimenti e cambi di posizioni continui in velocità, potrebbe realmente metterlo in grossa difficoltà. Victor Osimhen dovrà vedersela con Monterisi e Romagnoli, una coppia che non eccelle sicuramente in velocità e molto aggressiva. Come specificato prima, è molto frequente trovarli (a turno) difendere preventivamente in zone più alte di campo, sempre con grande intensità, sebbene più volte sbagliano i tempi d’anticipo commettendo falli. Sul lato sinistro troviamo Marchizza, un calciatore più strutturato fisicamente ed anche lui abbastanza intenso nei contrasti. Puo’ soffrire le incursioni in velocità.

Attenzione ai calci da fuori: una delle prerogative più importanti per Rudi Garcia.

Attenzione anche allo stesso Jack Raspadori proprio per questo match. Sarà l’unico calciatore ad avere 0 consegne.

Sarà veramente l’uomo più libero da schemi di questo Napoli.

Buon inizio campionato e in bocca al lupo ad entrambe le compagini.