Gilmour e McTominay: la coppia scozzese che fa volare Napoli

Il Mattino in edicola si sofferma su Billy Gilmour e Scott McTominay, i due scozzesi del Napoli che stanno facendo benissimo in maglia azzurra.
Gilmour e McTominay: due scozzesi napoletani
Billy Gilmour e Scott McTominay: due scozzesi che, con accento delle Highlands e cuore ormai tutto partenopeo, hanno conquistato Napoli. Da compagni di nazionale a protagonisti del centrocampo azzurro, il loro arrivo sotto il Vesuvio ha portato un’ondata di entusiasmo, e non solo tra i tifosi locali: la loro presenza ha contagiato anche una folta schiera di supporter britannici, che ormai frequentano le tribune del Maradona sventolando con orgoglio la croce di Sant’Andrea.

Quella di Billy e Scott è una vera favola moderna, fatta di calcio, passione e integrazione. I due non sono solo colonne del Napoli di Conte, ma anche simboli di una città che li ha adottati fin da subito. Gilmour vive vicino a Castel Volturno, McTominay si è trasferito in centro e si è regalato anche un SUV per esplorare ogni angolo della città. Insieme si godono Napoli a tutto tondo: tra lezioni di italiano (e pure di dialetto napoletano), passeggiate nei vicoli e incursioni nel mondo culinario, la loro vita partenopea è piena e coinvolgente.
Gilmour e McTominay: la differenza si nota sul campo
Sul campo, poi, i due scozzesi fanno la differenza. McTominay, con 8 gol in campionato e uno in Coppa Italia, è diventato il secondo miglior marcatore stagionale del Napoli, dietro solo agli attaccanti, e già uno dei centrocampisti più prolifici della storia recente del club. Non nasconde le sue ambizioni: vuole lo scudetto, vuole lasciare il segno. Gilmour, invece, brilla per intelligenza tattica e duttilità: regista naturale, si è adattato con brillantezza anche al ruolo di mezzala, diventando un jolly prezioso per Conte.
L’intesa tra i due è evidente, in campo come fuori. Billy racconta di ascoltare Geolier per imparare il dialetto e scherza sul fatto che Scott sia già un passo avanti nella “napoletanizzazione”. E McTominay, a sua volta, svela il suo stupore davanti al culto di San Gennaro, simbolo di una città che non smette mai di affascinarlo.
Tra sogni di tricolore, amicizia sincera e un amore crescente per la città, i due scozzesi sembrano aver trovato a Napoli molto più di una semplice tappa della loro carriera. Hanno trovato una casa.