Barcellona-Napoli: appuntamento con la storia
È il giorno di Barcellona-Napoli, gara di ritorno degli ottavi di Champions League. Perfetta parità all'andata (1-1). Tutto ancora aperto in un match che si prospetta davvero spettacolare. Tutto il gruppo Napoli crede nel passaggio del turno. Aurelio De Laurentiis in primis. Il Presidente ha stanziato - inoltre - un ricco premio per l'eventuale qualificazione al Mondiale per Club. Molte delle possibilità che ciò accada passano dalla sfida odierna del Montjuïc.
Probabili formazioni
Le scelte in casa Napoli sono praticamente fatte. Meret tra i pali, anche se per il tipo di gioco che vuole sviluppare Calzona in questa partita, servirebbero - forse - i piedi più tecnici e precisi di Gollini. Rrahmani ha recuperato dall’infortunio e partirà titolare in coppia con Juan Jesus. Olivera in vantaggio su Mario Rui, sebbene in settimana si è lavorato anche con il terzino portoghese su alcune situazioni in fase di costruzione. A centrocampo il terzetto Lobotka-Anguissa-Traorè. Tridente solito Kvaratskhelia-Osimhen-Politano.
Diverse assenze in casa Barcellona: mancheranno Pedri, Gavi, Ferran Torres, Baldé e De Jong. Il forfait del centrocampista olandese, soprattutto, rappresenta un duro colpo per Xavi. Viene a mancare uno dei calciatori più talentuosi, tecnici, ed efficaci nel saltare la prima pressione avversaria. Per ovviare a questa situazione, il tecnico spagnolo sta pensando di lanciare il difensore 2007 Pau Cubarsi. Giovane calciatore di personalità e coraggio. Piede destro e grandissime proprietà tecniche soprattutto in fase di impostazione. Potrebbe giocare in difesa in coppia con Araujo, ma non escludiamo un possibile impiego a centrocampo, in un duo in mediana insieme a Christensen e con Gundogan più alto, nel consueto 3-2-4-1 in fase di costruzione. Ipotesi difficile ma da tenere in considerazione. In attacco il talentuoso Yamal a destra, con Joao Felix a sinistra ed il bomber Lewandowski a chiudere il tridente.
Il match
Gli azzurri, almeno sulla carta, hanno preparato la partita nei minimi dettagli, sia in fase difensiva (analisi video) che in quella offensiva (video + prove sul campo). Memore del match d'andata, si dovrà cercare di limitare i rifornimenti per i calciatori che si posizioneranno alle spalle dei centrocampisti. Gundogan rappresenta sicuramente il pericolo numero uno. C'è un piccolo dubbio sulla zona di campo in cui agirà il tedesco. Proprio per questo, a seconda del lato scelto, mister Calzona ha allertato sia Juan Jesus che Di Lorenzo di opporre un tipo di marcatura preventiva più stringente. In linea generale, tutta la squadra proverà - nei limiti del possibile - a difendere in avanti, con una fase di pressing iniziale da parte dei tre attaccanti diversa rispetto a quella mostrata nel match d’andata. C’è la volonta di giocarsela colpo su colpo, ma serviranno anche fasi di equilibrio per evitare di subire ripartenze e coprire al meglio tutti gli inserimenti senza palla portati dai padroni di casa.
Cosa ha preparato Calzona
È giusto preoccuparsi delle potenzialità offensive del Barcellona, ma il Napoli ha tutta la voglia e la determinazione di passare il turno. E per farlo servirà costruire situazioni da gol con grande coraggio, nella speranza di concretizzarne qualcuna. Tutte le sedute tecnico-tattiche settimanali si sono focalizzate sulle uscite da dietro. Calzona e lo staff hanno studiato tutti i tipi di pressing offensivi che porta il Barcellona sulla prima costruzione avversaria, nonché le palle inattive ed i possibili tiratori in caso di rigori. Lewandowski a sinistra, Yamal a destra, e Gundogan in mezzo (sul regista o sul portiere), sono i calciatori più attivi in queste specifiche fasi di gioco. Sono state provate diverse soluzioni. Ve ne sveliamo alcune:
1) Meret tra i pali, Rrahmani e Juan Jesus ai lati: pallone diretto dal portiere per Lobotka in zona centrale, che la rigioca di sponda verso il kosovaro che avvia la ripartenza. Uscita rischiosa, perché la marcatura sul regista slovacco è sempre asfissiante e potrebbe arrivare l'anticipo dell'avversario in una zona di campo molto pericolosa, come accaduto proprio all'andata con Gundogan. Il ruolo del centrocampista slovacco, quando il pallone sarà tra i piedi di Meret, sarà fondamentale: Calzona gli ha chiesto di provare a divincolarsi dalla marcatura ad uomo che subirà, per costringere il suo opponente ad andare in pressing proprio sul portiere, provocando - inoltre - la risalita in zona alta di campo degli altri due centrocampisti (uno su Lobotka e l'altro sulla mezzala). Una situazione di gioco già sviluppata all'andata (vedi foto) con 7 calciatori spagnoli in pressing ultra offensivo contro 6 azzurri in uscita, con potenziale 4 contro 3 in ripartenza
2) Situazioni alternative
- uscita Meret-Rrahmani-Di Lorenzo-Politano, con lancio diretto per l'attacco alla profondità di Osimhen. Una delle più provate e lavorate in settimana. Calzona ha chiesto all'esterno azzurro di calciare di prima, senza ulteriori tocchi preparatori. La rapidità d'esecuzione sarà fondamentale per questa giocata. Tutto dovrà essere fatto in modo sincrono con il bomber nigeriano, che dovrà essere bravo a scattare - evitando il fuorigioco possibilmente - alle spalle della linea difensiva (sempre alta) dei blaugrana
- uscita diretta dal portiere verso una mezzala che viene incontro, scambio con il difensore centrale e ripartenza con il terzino. La situazione di gioco più provata è stata sicuramente quella tra Meret, Anguissa, Rrahmani e Di Lorenzo
- uscita diretta dal portiere verso il terzino sinistro, che può venire a posizionarsi più dentro il campo per offrire un'alternativa in caso di pressione su Lobotka
- uscita Jesus-Traorè-terzino sinistro.
Questa è la partita. Finalmente torna un match da batticuore per tutti i tifosi del Napoli. È un appuntamento che può cambiare la giornata e il percorso futuro delle proprie vite, soprattutto in caso di vittoria. In un'annata così disastrata, resta ancora viva e possibile la speranza di un finale ricco di emozioni per noi tifosi. Barcellona - Napoli: che sia uno spettacolo sul terreno di gioco, con irruenza tattica e voglia di futuro. Che sia bella come il tricolore dell’anno passato. Che sia con voi.
E così sia!