Il "caso Juve" dimostra che, in Italia, l’inganno conviene

Tra le pagine dell'edizione odierna de La Repubblica, si parla della richiesta di patteggiamento della Juventus per i rimanenti tre filoni di inchiesta relativi all'inchiesta Prisma, anticipata al 30 maggio. Nello specifico, si prova a ipotizzare quella che potrebbe essere la sanzione: 2 punti di penalizzazione e una maxi multa da 1,5 milioni di euro decurtati di 1/3 visto il patteggiamento. Il che, a fronte dei 90 milioni contestati per le cosiddette "manovre stipendi" in due bilanci, sembra essere assolutamente conveniente.

"Il club bianconero rinuncia ai termini per la difesa per il secondo filone (le due manovre stipendi 2019-2020 e 2020-21, rapporti con gli agenti e con gli altri club) e sceglie la strada dell’accordo con la Procura federale e con il procuratore Giuseppe Chiné, che otto giorni fa aveva chisto 11 punti di penalizzazione per le plusvalenze (la Corte ne ha applicati 10). Se si tratterà di maximulta (1,5 milioni ridotti di un terzo) o di una sanzione pecuniaria minore con penalizzazione minima, si saprà solo oggi. La palla passerà ai giudici del Tribunale federale nazionale, che potranno accogliere il provvedimento o respingerlo se non lo ritenessero congruo".

Favorire l’inganno

Dovessero essere confermate le indiscrezioni di La Repubblica, la Procura della Figc starebbe - per assurdo - facendo passare il messaggio di una possibilità di barattare eventuali illeciti amministrativi con una pena talmente tanto leggera e ridotta da essere un'offerta non solo allettante, ma anche conveniente.

Si fa riferimento a trentotto illeciti perché le side letter fatte sottoscrivere dalla Juventus ai propri tesserati, circa lo slittamento del pagamento di due stipendi, sono state 21 per la stagione 19-20 e 17 per quella 20-21. Nonostante il regolamento dicesse altro, a quanto pare, con questo patteggiamento, la Procura della Figc sarebbe disposta a trovare un accordo molto favorevole per la Juventus.

Un pensiero che, a questo punto, potrebbe sfiorare la testa di tutti i presidenti di Serie A: nascondere un bel passivo con una decina di side letters, tanto poi si può patteggiare ed è più conveniente pagare la multa anziché essere costretti a fare plusvalore coi propri calciatori per sistemare il bilancio.