Luciano Spalletti, ex allenatore del Napoli e CT della Nazionale, ha parlato del Napoli al Corriere della Sera. Ha infatti dichiarato: "Cosa è successo al Napoli? Tre allenatori in genere non si cambiano neanche in cinque anni. Come si fa in pochi mesi ad assimilare tante cose da uomini che hanno metodi e caratteri diversi? I giocatori, talvolta, devono essere confortati, convinti di essere forti. Basta un nulla per demotivarsi. Ragazzi giovani come Zirkzee, Kvara per esempio vanno coltivati, difesi e sostenuti ogni giorno".

Di Lorenzo, Raspadori, Meret: li convoca con la stessa convinzione?
“Io valuto complessivamente, non la stagione o gli ultimi mesi».
Quanto conta la fortuna nel calcio? Tanto, arriva se te la meriti. Se sai coglierla. Il Real Madrid in finale di Champions è una dimostrazione. Carlo è stato fortunato contro il Bayern, qualche svista arbitrale c’è stata. Ma non toglie nulla alla vittoria, ci hanno creduto”.

"A parte l'Inter che ha vinto meritatamente lo scudetto, il Bologna è la squadra che mi è piaciuta di più. Mi riporta al Napoli. Bel gioco e nel gruppo si respira amicizia, fratellanza. È così che si vince, anche". 


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