Questione di ore e il Napoli attraverso i suoi canali social ufficializzerà l'accordo di rinnovo con Victor Osimhen. Una lunga, lunghissima attesa, che metterà finalmente la parola fine ad una trattativa mai messa in discussione dalla società, consapevole che l'offerta araba, per quanto indecente, non aveva mai rappresentato una reale prospettiva per il calciatore. Il nuovo contratto renderà l'attaccante nigeriano il calciatore più pagato della serie A e tanti saluti a chi parlava di accordo impossibile, dopo aver mistificato le dichiarazioni di De Laurentiis che aveva parlato della necessità di rivedere il monte ingaggi, cresciuto negli anni in maniera non proporzionale al fatturato strutturale del club, ma senza mai porre dei veri e propri paletti.

Chi pensava a un ridimensionamento tecnico dovuto alla riduzione del budget stipendi non aveva fatto bene i conti o aveva preferito cavalcare l'onda del malcontento popolare, spesso privo delle giuste basi per giudicare e incline ad uno sfrenato pessimismo. Ciò che risulta evidente invece è la strategia societaria, cioè quella di puntare a calciatori che partono da ingaggi “bassi” in modo da lasciarsi ampio margine di manovra durante le trattative in sede di rinnovo.

Il Napoli negli ultimi mesi ha ufficializzato i rinnovi di tanti protagonisti dell'ultima meravigliosa cavalcata, una scelta che non interpretiamo come la volontà di premiare il gruppo che ha conquistato il tanto agognato terzo tricolore, per quello esistono ricchi bonus già contemplati nei contratti, quanto piuttosto la necessità di adeguare il monte ingaggi al livello raggiunto dal club, anche in termini economici e a quello di calciatori sempre più ambiti.

Tornando a Victor parliamo di uno stipendio di oltre 10 milioni netti, una cifra che traccerà un solco netto rispetto a quanto percepito dai suoi compagni e che secondo alcuni andrebbe a minare gli equilibri interni, con più di un calciatore che potrebbe storcere il naso, ma sarà veramente così? Ci risulta difficile credere che un club, che negli anni ha ricercato e rafforzato il senso di appartenenza a questi colori, attraverso scelte di mercato che non andassero ad individuare profili adatti solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto umano, abbia potuto sottovalutare un aspetto del genere. Inoltre c'è in tutti la consapevolezza che questo rinnovo non fa altro che posticipare di un anno l'addio del calciatore e che spingersi oltre certi parametri nasce dalla necessità di trattenere uno tra i migliori attaccanti del mondo, ambito dai principali club europei e la cui cessione rappresenterà un record non solo per il club, ma per tutta la Serie A.

Victor, pur partendo da una base alta, ha dimostrato negli anni di meritare determinate cifre, comunque inferiori rispetto a quanto potrà garantirgli in futuro un top club, con un livello di prestazioni eccezionali anche nelle stagioni in cui è stato frenato dagli infortuni. Ecco perchè ad esempio anche il prossimo rinnovo di Kvara seguirà questi principi, una crescita graduale che lo vedrà raggiungere determinati standard di ingaggio solo quando avrà dato continuità alle sue performance.

Pensavamo che l'ufficialità del rinnovo avrebbe finalmente messo la parola fine al chiacchiericcio che ogni anno accompagna il Napoli durante i caldi mesi estivi, ma ci sbagliavamo. Esisterà sempre chi desidera nuotare nel torbido pur di ammettere che il catastrofismo col quale ha accompagnato i suoi commenti, non era altro che un sentimento ingiustificato. Succede quando si sostituisce Koulibaly con Kim e il coreano a sua volta con Natan, quando semplici affaticamenti, dovuti ai carichi di lavoro per preparare una lunga stagione, vengono attribuiti all'incapacità di un professionista come Rongoni e siamo rassegnati al fatto che ci sarà sempre qualcuno predisposto alla poco nobile arte dell'inciucio. Perchè nulla è più veloce dell'insinuazione, nulla si pronuncia più facilmente, nulla più prontamente si accoglie e ampiamente si diffonde.